Aprire un’azienda innovativa a Londra: la storia di Andrea

A Prova di #Brexit Aggiornamento

Il popolo Britannico ha scelto, il Regno Unito ha deciso di lasciare l’Unione Europea.

E ora cosa sarà di noi italiani?

Ti tranquillizzo sin da subito che il referendum per il momento non cambia nessuna regola. Tutto quello che trovi scritto nella guida è valido.

Il referendum infatti non ha valore legale, ora la palla passa al governo che deve tradurre il volere popolare in un lungo processo che non si verificherà prima di due anni.

Che significa questo per te?

Significa che se vuoi vivere a Londra, questo è il momento migliore per farlo. Le regole attuali sono in vigore e quando il Regno Unito FORSE lascerà l’Unione Europa tu avrai già la stabilità necessaria per rimanere.

Ora ti lascio con l’articolo originale 🙂 Buona lettura!!!

L’articolo che stai leggendo è dedicato a chi vuole aprire un’azienda a Londra ma non ha ancora trovato il coraggio di partire.

Hai dei sogni ma ti senti le ali tarpate? Ti riconosci in questa descrizione?

E’ arrivato il momento di prendere decisioni importanti che cambieranno la tua vita per sempre.

Come autore unico di Aprire Azienda, ho creato con impegno il blog delle persone che non si arrendono, coloro che decidono di lottare per seguire i propri sogni.

Qualsiasi sia la sfida, devi prepararti a lavorare duramente per realizzare i tuoi sogni ma prima di tutto devi fare un lavoro su te stesso e decidere la persona che vuoi essere.

Non è retorica, noi siamo il frutto dei nostri pensieri e delle nostre azioni e per questo dobbiamo concentrarci sulle soluzioni piuttosto che sui problemi.

Tenendo bene in mente questi principi, ho scoperto alcune agevolazioni e vantaggi nell’aprire un’azienda in Inghilterra per mettersi in proprio.

In Italia esistono dei problemi per chi ha una piccola attività e vuole diventare imprenditore. Anche se dalle ultime riforme alcuni passi avanti sono stati fatti (regimi dei minimi e forfettario), rimangono macigni come i contributi Inps fissi anche per chi non riesce a guadagnare.

La situazione italiana rende necessario un fatturato annuo minimo di 20.000 euro per aprire un’attività in proprio. Se per alcune tipologie di attività questo risultato non è difficile da raggiungere, per molte altre professioni questo traguardo è molto lontano dalla realtà.

Molti liberi professionisti, freelancer e piccoli imprenditori online non riescono a sopportare il peso dei costi fissi e pertanto si tirano indietro e abbandonano i propri sogni imprenditoriali.

Questa situazione è molto frequente.

Uno nazione civile dovrebbe incentivare la libera impresa, dovrebbe aiutare i piccoli imprenditori ambiziosi perché creano posti di lavoro e crescita economica.

In Italia questo non avviene se non per pochissimi settori (ad esempio le aziende agricole hanno vantaggi fiscali e finanziamenti a loro dedicati, cosa che non avviene nel resto dei mercati).

Se sei un piccolo imprenditore online o un freelancer e i tuoi guadagni sono ancora bassi, una strategia operativa è quella di aprire un’attività nel Regno Unito.

In Uk è possibile aprire una Ltd con 15 Pound e mezza giornata di lavoro. La burocrazia è ai minimi termini, considera infatti che non esistono notai e le pratiche possono essere svolte in autonomia.

I vantaggi di aprire una Ltd non si limitano alla velocità burocratica ma anche e soprattutto per la tassazione migliore.

Ad esempio, se il fatturato non supera gli 81.000£, puoi scegliere se pagare l’Iva oppure no. Un altro vantaggio è la tassazione sulle aziende al 20%.

Visto che il mercato online offriva soluzioni troppo costose, ho deciso di scrivere un ebook per dare a tutti la possibilità di aprire un’azienda a Londra in completa autonomia.

Se vuoi leggere la presentazione, clicca il link sottostante:

Aprire un’attività in Uk è facile se sai come farlo.

aprire azienda londra

Considera che le pratiche per mettersi in proprio sono facili e veloci, le agenzie chiedono cifre eccessive. In alcuni casi superano i migliaia di Pound per pochi fogli.

L’ebook non si limita alla descrizione delle pratiche burocratiche ma è un vero e proprio manuale per cambiare vita in Regno Unito con successo.

Oltre alla Ltd, puoi limitarti a diventare un libero professionista che in Regno Unito prende il nome di Sole Trader.

Leggi anche: partita iva inglese

Aprire azienda Londra: la storia di Andrea Marangia

Per dare un risvolto concreto alle mie parole, vi riporto la testimonianza di Andrea, un giovane imprenditore online che ha scelto Londra come base di partenza della sua nuova start up.

Andrea ha creato un’attività online dedita al mercato degli affitti di case.

Lascio la parola ad Andrea. Buona lettura!!!

1. Raccontaci chi sei e da dove vieni….

Ciao, mi chiamo Andrea Marangia e sono nato a Milano dove ho trascorso i miei primissimi anni di vita per poi trasferirmi con la mia famiglia a Martina Franca, una tranquilla cittadina in Puglia.

Ho vissuto in Puglia fino ai 19 anni quando, subito dopo aver conseguito un diploma come tecnico informatico, mi sono trasferito a Londra per quello che doveva essere un anno sabbatico.

Nei piani del mio primo anno in Inghilterra c’era il miglioramento della lingua inglese accostato da qualche lavoretto per sostenermi economicamente e fare esperienza nel mondo lavorativo per poi proseguire i miei studi in Svezia.

In realtà Londra ha avuto la meglio sul paese scandinavo tanto da decidere di proseguire i miei studi proprio nella capitale inglese.

Tra il 2009 ed il 2012 ho iniziato e completato la mia bachelor degree (laurea triennale) in Business Computing alla University of Greenwich. In quell’anni ho scoperto la passione per il business e risvegliato la mia vecchia passione per l’informatica.

Nel 2012, subito dopo aver conseguito la laurea, ho fondato la mia prima compagnia (Amo Londra LTD), che opera nel settore immobiliare.

2. Dove vivi ora?

Oggi vivo ancora a Londra, dove, con il mio co-founder Angelo Libero Mangieri, lavoro e sviluppo la mia nuova creatura: ratedrents.com.

3. Parlaci del tuo progetto

creare un business a londraRatedrents.com è il primo sito immobiliare in Europa che permette di scoprire i migliori affari disponibili anche ai non esperti del settore.

Abbiamo sviluppato un sistema di algoritmi in grado di “studiare” e dare un rating (voto) a migliaia di annunci immobiliari (per case in affitto) presenti sul web ognuno degli annunci presenti su Zoopla, cosi da permettere anche agli utenti meno esperti (es.: chi non conosce il mercato immobiliare di una determinata zona o si sta trasferendo dall’estero), di riconoscere le offerte che offrono il miglior rapporto di qualita’/prezzo.

Ogni casa presente su ratedrents è affiancata da un rating che va da A+ ad F cosi da rendere la ricerca facile ed intuitiva.

Le nostre analisi si basano su informazioni di altri immobili attualmente affittati nella zona in cui si sta cercando casa.

In altre parole, sappiamo quanto i vicini di casa pagano per case simili prima ancora che i nostri utenti si trasferiscano in zona, e sfruttiamo questi ed altri dati utili per ottenere valutazioni quanto più precise possibili.

Questo permette a cerca casa di risparmiare ore di ricerca che servirebbero per confrontare decine di case “manualmente”, e di denaro inquanto i nostri rating aiutano l’utente ad identificare le case in affitto con il miglior rapporto qualita’/prezzo e dunque evitare ‘fregature’.

Leggi anche: lavorare in Inghilterra.

4. Come hai avuto l’idea?

Come accennavo prima, nel 2012 ho aperto Amo Londra LTD, una compagnia che si occupava di fornire case vacanza a turisti e professionisti di passaggio da Londra.

Il nostro modello di business include l’affittare case ed appartamenti da proprietari locali, alle migliori condizioni possibili, per poi riaffittarli a turisti a Londra per brevi periodi sfruttando portali come Airbnb e TripAdvisor.

Il business prevedeva negoziazioni quotidiane con padroni di casa ed agenti immobiliari per acquisire nuovi immobili.

Ed è proprio durante una di queste negoziazioni che mi sono reso conto di quanto possa essere complesso per un affittuario non esperto, fare il giusto affare in un mercato immobiliare così poco regolato come quello UK.

Così, a Maggio 2014, ho pensato che doveva esserci un modo per permettere a chiunque, anche ai meno esperti, di confrontare case in affitto in maniera semplice e veloce, per evitare “fregature”.

5. Iter burocratico?

Siamo in Inghilterra: qui per fortuna riusciamo a concentrarci sulla startup piuttosto che perderci in iter burocratici infiniti di altri Paesi. Come molti lettori sapranno, aprire una Ltd (equivalente di una SRL italiana) in UK è un compito non troppo più complesso di comprare un dominio internet.

La registrazione della compagnia avviene online ed in poche ore si è pronti per partire. In più le ‘startups’ hanno ottime agevolazioni per quanto riguarda tasse e VAT.

6. Difficoltà incontrate agli inizi?

Essendo una startup tecnologica che cerca di innovare in un settore “lento” come quello immobiliare, le difficoltà non sono mancate (e non mancheranno).

Siamo stati abbastanza fortunati da riuscire ad ottenere un partner strategico come Zoopla (leader del settore in UK), che ci fornisce migliaia di listings e dati immobiliari utili per il nostro progetto.

Abbiamo anche avuto il piacere di aver partecipato ad un acceleratore per startups (Accelerator Academy) che ci ha aiutato a sviluppare meglio il nostro piano di business ed aperto qualche porticina in più, specie all’ inizio.

7. Situazione attuale?

Attualmente abbiamo appena completato due ‘cicli’ di testing con i primissimi utenti che ci hanno aiutato a migliorare il prodotto e prepararci al lancio ufficiale in UK a Maggio 2015.

Siamo molto soddisfatti del lavoro fatto negli ultimi sei mesi e dei feedback ricevuti fin’ora.

Ad oggi ratedrents permette agli utenti di cercare, GRATUITAMENTE, migliaia di case in affitto a Londra.

Nelle settimane successive al lancio estenderemo il nostro tool alle principali città Inglesi, Manchester e Liverpool in primis.

8. Progetti futuri?

Stiamo lavorando su alcune partnership strategiche per portare ratedrents in altre città europee nei prossimi mesi. P

er il mercato UK abbiamo in servo ulteriori tool innovativi per migliorare ulteriormente il nostro servizio che usciranno nelle prossime settimane.

9. Hai dei consigli per chi sta pensando di aprire un business?

Aprirlo subito (con la giusta strategia)!

Troppo spesso sento conoscenti ed amici fantasticare sull’avere la propria attività, “un giorno”.

Credo non ci sia momento migliore per mettersi in proprio, in qualsiasi campo. Con la tecnologia che avanza, tantissime barriere che potevano rallentare il proprio percorso imprenditoriale 30 anni fa, sono state abbattute.

Grazie alla sharing economy, ad esempio, chiunque può iniziare a produrre e vendere beni (su etsy), possedere un b&b di successo (su airbnb) o esporre i propri servizi (meglio se specializzati) a clienti di tutto il mondo che senza la rete sarebbe stato difficile raggiungere.

L’unico vero limite a tutto cio e’ molto spesso solo l’imprenditore stesso e penso che i più grossi ostacolo da superare per chi vuole mettersi in proprio sono la consapevolezza di sentirsi pronti e la propensione ai cambiamenti.

Quindi se, caro lettore, stai pensando di aprire un business, i miei consigli sono:

1. inizia ora, non aspettare domani quando “avrò risparmiato abbastanza soldi per…” o “avrò più esperienza” – se desideri davvero avere il tuo business, troverai una soluzione per tutto;

2. impara a fare bene qualcosa – diventa esperto del settore in cui vuoi costruire il tuo business o trova qualcuno che lo sia (e che vuole seguirti in questa avventura)

3. fai bene i calcoli e trova nuovi punti di vista– è importante che abbia una visione complessiva di come il tuo business funzionerà.

Se hai lavorato come cameriere per 10 anni, non e’ detto che sappia come gestire un ristorante.

Prima di lanciarti nel tuo sogno ad aprirne uno (di ristorante), prova a seguire tutti i processi aziendali del ristorante in cui lavori o cerca una azienda disposta a farti lavorare, anche gratis, in cambio di nozioni (magari non un tuo diretto concorrente :D). Fatti nuove domande e trova le risposte prima di investire del denaro nella tua idea.

4. impara a vendere: alla base di ogni business ci sono le vendite. Ottenere un prestito, e’ un processo di vendita. Attrarre un socio o dei collaboratori, e’ vendere. Contrattare con i fornitori, anche.

Non serve che tu sia gia un venditore, ma ti consiglio di investire del tempo per migliorare le tue skills di persuasione e vendita prima di metterti in proprio.

5. se hai pochi soldi, usa quelli degl’altri: non buttare i risparmi di 10 anni nel tuo primo business, pianifica finanze migliori. Oggi e’ anche molto più facile avere accesso a denaro alternativo dal classico prestico in banca: Angel Investors, Venture Capital, Crowdfunding etc.

6. trova le persone giuste: il vero valore del tuo business non sarà il prodotto/servizio che vendi ma le persone dietro quel servizio. Sceglile con cura.

Potrei continuare con consigli e aneddoti della mia esperienza imprenditoriale ad oggi.

La verità però è che non esiste un libricino di istruzioni per fare business ed i consigli degl’altri rimangono appunto solo consigli.

Quindi il consiglio forse più importante che ho da darti è quello di creare una impresa intorno ai tuoi valori e stile.

Non commettere l’errore di voler seguire esattamente i passi di qualcun altro (ma nemmeno quello di fare tutto diversamente per il principio di non ‘seguire’), crea la tua strada.

Impara, sbaglia, migliora, impara di nuovo e ripeti tutto da capo.

Grazie Andrea per la utilissima testimonianza!!!

p.s

Visto il mercato immobiliare, se cerchi casa a Londra ti consiglio di utilizzare il sito di Andrea.

La storia di Andrea è una bellissima e soprattutto reale esperienza di come un giovane possa realizzare i propri sogni grazie ad una nazione amica delle aziende.

In Uk un’idea imprenditoriale può crescere e svilupparsi rapidamente perché la burocrazia è veramente ridotta all’osso. Lo stato inglese favorisce attivamente la nascita di nuove aziende lasciando lavorare gli imprenditori.

Considera che i primi 21 mesi di attività non dovrai fare nessun bilancio e non devi pagare le tasse perché questo è il tempo che un’azienda ha di consolidare la sua presenza sul mercato.

Aprire azienda Londra: considerazioni finali

Io sono una persona molto umile, ma questa volta lo voglio dire, questo articolo è venuto proprio bene grazie alle bellissime parole di Andrea.

Non so se a te hanno fatto lo stesso effetto, a me hanno dato la giusta carica, quasi quasi apro anche io una start up.

A parte gli scherzi, credo che Andrea rispecchi appieno il motto e lo stile di Aprire Azienda: i limiti sono solo quelli dentro la nostra testa.

Attenzione però, qui nessuno dice e afferma che creare un business in proprio a avere successo sia facile. Certo, aprire un’attività è facile come è facile chiuderla. La differenza la fanno le persone e la determinazione che c’è dietro ad un progetto. Aprire un qualcosa è facile, gestirlo e portarlo al successo è leggermente differente.

Una cosa però posso dirla, se non ci provi, hai fallito in partenza.

Se ti piace l’articolo e vuoi premiare il mio impegno, sarei grato se vorrai condividere l’articolo sui social network.

Grazie da me e Andrea.

Alessandro

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