Coltivazione canapa: idea innovativa per imprenditori agricoli

Se ti interessa la coltivazione della canapa in questo articolo troverai tutte le informazioni più importanti. Però, se cercavi la canapa, l’altra canapa, mi dispiace deluderti perché in questo caso parliamo di quella tessile, quella utilizzata per mille usi diversi tranne quelli ricreativi.

La canapa è una pianta straordinaria dai mille utilizzi che purtroppo sono andati persi negli ultimi anni per via di una politica repressiva nei confronti di una varietà con alti contenuti di THC, una sostanza con effetti psicoattivi.

Esula da questo blog giudicare le politiche attuate in occidente contro la canapa a scopo ricreativo, ma questo non elimina il fatto che questa pianta ha avuto nella storia un ruolo determinante in molti campi che solo ora stiamo riscoprendo.

Date le difficoltà economiche di molte aziende agricole, la diversificazione delle colture è una pratica necessarie e la coltivazione della canapa potrebbe rappresentare un’importante alternativa.

In questo articolo troverai le risposte alle domande più comuni sulla coltivazione della canapa.

Buona lettura!!!

Cos’è la canapa industriale

Iniziamo questa guida sulla coltivazione della canapa definendo la specie in oggetto e i vari utilizzi della stessa.

Quando parliamo di canapa in Italia, ci troviamo di fronte un vero e proprio caos di informazioni che hanno il solo risultato di generare ulteriore confusione. Cercherò di fare un po’ di chiarezza.

La canapa è una pianta facente parte del genere “Cannabis“, della famiglia delle Cannabaceae. La specie più comune e utilizzata è la “Cannabis sativa“, famosa soprattutto per via del suo contenuto in THC, sostanza con effetti psicoattivi che si ottiene dalla infiorescenze essiccate femminili.

Esistono delle controversi nel mondo scientifico sulle varie specie, alcuni considerano le altre specie di cannabis come sottospecie della sativa, mentre altri le considerano specie a sé.

Ricordiamo ad esempio la “cannabis indica”.

La canapa è una pianta a ciclo annuale che germina in primavera e fiorisce in estate, e la raccolta eseguita in autunno. Nel corso degli anni, sono state selezionate le varie varietà a seconda del contenuto di THC, vietando quelle con alti contenuti e permettendo quelle con livelli di THC irrisorio e quindi destinate alla produzione industriale.

La canapa è una pianta con fusto alto e sottile, la parte superiore ricoperta di foglie, mentre l’inferiore ne è priva.

Il fusto è composto da una parte fibrosa chiamata “tiglio” e da una legnosa denominata”canapolo”.

Leggi anche: coltivare lo zafferano

Utilizzi della canapa

La storia dell’utilizzo della canapa affonda le proprie origini sin dall’antichità, con prove di utilizzo da almeno 5 mila anni. La canapa veniva utilizzata in molti modi, sia nella navigazione per la produzione di vele e funi, sia come fibra tessile, sia come alimento del bestiame e per lo scopo ricreativo.

coltivazione canapa industrialeNegli Usa, il grande imprenditore Henry Ford ideò nei primi anni del 20° secolo un auto alimentata totalmente a canapa.

Durante gli inizi del secolo scorso, ben 45.000 ettari erano coltivati a canapa nella sola Italia.

Tuttavia, nonostante il forte utilizzo, iniziò la lotta alla canapa con la legge americana del 1937 che prese piede nel resto del mondo negli anni successivi.

In questi ultimi anni, grazie anche ad un’opinione pubblica sempre più informata, i vecchi utilizzi stanno ritornando di uso comune.

Il più importante è quello tessile, infatti grazie alla fibra è possibile fabbricare tessuti di ottima qualità con un impatto ambientale minore rispetto al cotone.

Attualmente, può essere lavorata in modo da renderla sottile quanto si desidera, e quindi può essere utilizzata come valida alternativa alle fibre sintetiche.

Un altro uso molto importante sono i semi e l’olio ricavato da essi. I semi hanno un forte valore nutritivo, come l’olio, che può essere utilizzato anche per scopi industriali.

Dalla parte legnosa della canapa, è possibile ricavare della carta di ottima qualità, utilissima per contrastare il fenomeno della deforestazione.

Rispetto alla carta da albero, la cellulosa della canapa è molto più abbondante e facile da estrarre.

Grazie alla canapa inoltre, è possibile ricavare materiali da costruzione e oli combustibili.

In questi ultimi anni inoltre, la ricerca medica scientifica sta scoprendo immensi benefici nell’utilizzo della “cannabis” in certe patologie.

Purtroppo gli interessi delle lobby del petrolio, hanno superato i benefici reali della coltivazione della canapa. La lotta alla canapa diventò infatti un cavallo di battaglia contro le potenti lobby del petrolio, infatti si pensa che il divieto venne stabilito per difendere la nascente industria del petrolio dell’epoca.

Ora, dopo anni di distruzione ambientale, ci auguriamo che venga presto ristabilita giustizia e si favorisca la coltivazione di questa favolosa pianta dai mille utilizzi.

E’ possibile coltivare la canapa?

Con la scusante del contenuto in THC, venne applicato un divieto pressoché assoluto nella coltivazione nella maggior parte delle nazioni occidentali  partire dal dopoguerra.

raccolta-della-canapa-tessileSecoli di tradizioni, vennero spazzate via da un’ideologia che ha portato più danni che benefici.

Il divieto di coltivazione della canapa con alti contenuti di THC, se non in casi del tutto straordinari, è ancora in vigore nella maggior parte degli stati occidentali.

Ufficialmente, la coltivazione in Italia della canapa industriale non è mai stata illegale,  ma per via della confusione legislativa, vennero distrutte immense coltivazioni di canapa e di fatto la produzione crollò, soprattutto negli anni 70 e 80.

La situazione di incertezza si è protratta fino al 1997, quando finalmente la CIRCOLARE 2 dicembre 1997, n. 734 mise chiarezza nel quadro legislativo.

La normativa venne poi ripresa e allargata con la circolare dell’8Maggio 2002 e un’altra sul commercio del 2009.

I regolamenti europei 953 del 2006 e 507 del 2008 hanno completato la normativa a livello europeo.

Quindi, oggi 2015, è possibile coltivare canapa destinata all’uso industriale seguendo le seguenti procedure:

  • Acquistare sementi certificati dall’Unione Europea con contenuto in THC certificato inferiore allo 0,2%;
  • Comunicare la semina alle forze dell’ordine tramite modulo specifico;

Come coltivare la canapa

La canapa è coltivata per due motivi principali: per ricavare la fibra tessile oppure per ottenere i semi.

Se lo scopo è la fibra tessile, il raccolto viene effettuato immediatamente dopo la fioritura, per ricavare fibre tessili , stoppa e legno.

La caratteristica che caratterizza la coltivazione della canapa è la sua alta produttività.

E’ una delle piante più produttive in massa vegetale di tutto il clima temperato: in tre mesi di coltivazione è possibile ricavare una biomassa vegetale superiore a qualsiasi altra coltivazione.

La canapa trova il suo clima ideale in tutte le zone a clima temperato, ma può sopportare anche altri climi.

La semina avviene in maniera intensiva per la coltura denominata”da tiglio“, che lasciata macerare e successivamente sfibrata dà origine alla fibra tessile.

La canapa non impoverisce il terreno, ma anzi lo bonifica e lo ammorbidisce.

In alcuni casi, può raggiungere i 7 metri di altezza, crescendo molto rapidamente, infatti tre mesi dalla semina è già pronta per il raccolto.

L’avvio di una coltivazione parte ovviamente dalla semina, che avviene in primavera. Come accennato, si deve comprare sementi certificati dall’Unione europea e denunciare la semina alle forze dell’ordine.

La canapa è una pianta molto forte che si adatta a diverse condizioni e può essere coltivata in vari tipi di suolo, ma prediligi terreni profondi e ben drenati.

E’ fondamentale evitare un suolo poco drenato perché mal sopporta pozze e ristagni d’acqua. Infatti, la canapa è molto sensibile alle inondazioni e alla compattezza del suolo.

Il PH ideale è leggermente acido, con valori compresi intorno a 6.

La temperatura ambientale ideale è quella caratteristica del clima temperato, cioè compresa tra i 20° e i 25° gradi. Molto importante è l’esposizione solare e l’approvvigionamento idrico.

In Italia, il clima è ottimo per la crescita della canapa industriale, testimone la nostra tradizione passata.

Quando si prepara il terreno per la semina, si deve fertilizzare il terreno per apportare nutrienti quali azoto, fosforo e potassio.

La canapa cresce molto velocemente e produce una grande biomassa e per questo necessita di grandi quantità di nutrienti.

Storicamente, la canapa viene seminata dalla fine di febbraio alla metà di Aprile senza seguire una data precisa ma piuttosto le condizioni del terreno.

La resa in biomassa dipenderà da fattori quali la densità d’impianto, l’apporto idrico e di nutrienti, eventuali parassiti, ore di esposizione solare e qualità dei sementi.

Uno studio tecnico, ha affermato che dalla produzione della canapa è possibile guadagnare, tolte le spese, circa 1400 euro ad ettaro.

Lo studio afferma che è sconsigliabile impiantare meno di un ettaro a canapa per via dell’ammortamento dei costi di lavorazione.

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Coltivazione canapa: considerazioni finali

La coltivazione della canapa industriale è un importante passo in avanti in termini ambientali e occupazionali.

A mio modesto parere, se l’utilizzo ricreativo è una scelta del tutto personale, l’uso industriale deve essere immediatamente rilanciato per avviare un processo più sostenibile nella mobilità e nella produzione agricola e industriale.

Gli interessi delle lobby del petrolio hanno già danneggiato a sufficienza il delicato equilibrio della terra, abbiamo compromesso in maniera irreparabile troppi habitat naturali a discapito della salute nostra e degli animali.

La canapa, insieme a colture come quella del bambù, sono utilissime nella bonifica ambientale e per la produzione di materiali a basso impatto ambientale.

L’alta crescita in biomassa è fondamentale per produrre tessuti e materiali in maniera veloce ed economica.

Diversi studi, e a mio avviso anche il buon senso, hanno ampiamente dimostrato la non sostenibilità della deforestazione per la produzione di carta e materiali da costruzione e la canapa è una delle alternative che devono aiutare lo sviluppo eco sostenibile dell’uomo.

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Grazie, Alessandro.

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18 Comments

  1. Donato Mauro masi 2016-10-26
  2. Laura 2016-11-09
  3. Fabrizio Blaseotto 2016-11-26
  4. Alessandro 2016-11-27
  5. Mimmo 2017-02-19
  6. Luca 2017-04-08
  7. Elisa Barbieri 2017-04-28
  8. Ugo 2017-06-11
  9. Gabriele 2017-06-18
  10. Nicola 2017-07-14
  11. Giuseppe 2017-11-07
  12. luigi gerardi 2018-02-22
  13. Valter 2018-05-12
  14. federico 2018-05-16
  15. filippo 2018-05-30
  16. Alessandro 2018-06-01
  17. Donato ruggiero 2018-06-16
  18. giuseppe 2018-08-05

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