Vivere in Spagna: la guida per trasferirsi e aprire un’attività

Sempre più italiani vogliono cambiare vita e andare a vivere in Spagna.

La Spagna è un paese molto simile al nostro, lo spagnolo è una lingua facile da imparare e lo stile di vita è molto simile, e per molti versi superiore, al nostro.

Io ho un legame particolare con questo paese, la mia fidanzata di lunga data è spagnola e posso affermare di conoscere molto bene questo paese.

Ho deciso di scrivere questa guida completa sul trasferimento in Spagna perché credo che sia un’ottima scelta per tutti coloro che sono stanchi dell’Italia e vogliono ricominciare una nuova vita.

La Spagna, come per il resto dei paesi, non è un paradiso in terra, ha i suoi problemi e le sue bellezze: non bisogna sottovalutare il difficile compito di andarci a vivere, specialmente se si hanno bambini e pochi soldi sul conto corrente.

L’articolo è diviso in tre parti, nella prima vedremo alcuni aspetti generali sulla Spagna e analizzeremo le varie regioni, nella seconda parte troverai la lista delle cose da fare per trasferirti, mentre nell’ultima parte vedremo alcuni consigli su come vivere in Spagna da imprenditori.

Vivere in Spagna: aspetti generali

La Spagna è un paese di quasi 48 milioni di abitanti che si estende su una superficie di 500.000 Km² ed è suddivisa in 17 provincie autonome.

La popolazione non è omogeneamente distrubuiti per via della conformazione del territorio: in alcune zone si supera i 300 abitanti per Km²  mentre in altre non supera i 29 abitanti.

Oltre allo spagnolo, in alcune regioni come la Catalogna, la Galizia e i Paesi Baschi è presente una seconda lingua parlata dalla maggior parte degli abitanti.

Per certi versi, la Spagna è forse il paese più simile all’Italia per clima, usi e costumi portandola in cima ai desideri degli italiani in cerca di un trasferimento.

Quello che più attrae della Spagna è la facilità della lingua, il clima in alcune zone particolarmente mite e uno stile di vita invidiato da molti paesi al mondo.

L’altra parte della medaglia è la forte disoccupazione, specialmente in alcune zone del sud che di fatto impedisce il trasferimento a molti.

Leggi anche: trasferirsi alle Isole Canarie

Dove vivere in Spagna

dove vivere in spagnaQuesta è una delle domande più ricorrenti, molti italiani infatti si limitano alle zone più famose mentre in realtà alcune regioni offrono molte più opportunità.

La scelta su dove vivere in Spagna deve essere fatta in seguito ad un’analisi approfondita della propria situazione personale e lavorativa.

Tralasciando per il momento Barcellona, il nord del paese è quello meno frequentato dagli italiani per via del clima rigido ma è anche la zona dove la disoccupazione è minore.

Se stai cercando lavoro, oppure vuoi aprire un’attività legata alla ristorazione, probabilmente dovresti concentrarti proprio su queste zone meno battute.

Le raccomandazioni generali per vivere in Spagna sono quelle valide un po’ per tutti i paesi del mondo.

Emigrare non è facile, magari in Spagna le difficoltà che si incontrano sono minori per via della lingua, serve sempre un’attenta pianificazione dettata dalla situazione personale e dagli obiettivi.

Dare delle linee guida valide per tutti è impossibile, ma una descrizione delle zone e delle principali città sarà certamente un buon punto di partenza per capire dove vivere in Spagna.

Vivere nel nord della Spagna

Se per te il clima non è un problema, il nord della Spagna è una delle zone meno battute e quindi più interessanti di tutto il paese (Catalogna esclusa).

Iniziando dalla parte nord orientale del paese, incontriamo appunto la Catalogna.

Famosa per le sue rivendicazione di indipendenza, la regione è conosciuta soprattutto per il suo capoluogo Barcellona, meta ambita da molti italiani e non solo.

La zona è una delle più ricche di tutta la Spagna, tutti i settori sono sviluppati anche se la crisi mondiale ha colpito ovviamente anche qui. Oltre allo spagnolo, la lingua ufficiale è il catalano.

Per stabilirsi qui con successo serve una buona conoscenza di entrambe le lingue perché in molti ambiti lavorativi il catalano è il più utilizzato. Se l’ambiente lavorativo è fortemente internazionale, allora l’inglese e lo spagnolo potrebbero essere sufficienti.

Oltre a Barcellona, altre città importanti sono Tarragona, Girona e Lleida.

Continuando il nostro tour virtuale alla scoperta della Spagna del nord, incontriamo la provincia di Aragona.

Con una popolazione di circa 1 milione e trecento mila, la provincia è divisa in 3 sotto provincie che a loro volta vengono formate da 33 comarcas o unità territoriali.

Il capoluogo di provincia è la città di Saragozza che è anche la città più abitata della regione con circa 682.000 abitanti. Le altre città sono Huesca con 50.000 abitanti e Teruel con soli 35.000 abitanti.

L’economia principale è basata sull’agricoltura mentre gli altri settori sono quasi esclusivamente presenti nel capoluogo. Una zona interessante per chi volesse aprire un’attività.

Ad ovest di Aragona incontriamo a nord la Regione di Navarra – famosa per il festival di San Fermìn che ogni anno si tiene nel capoluogo di provincia Pamplona – mentre a sud troviamo la Castilla y Lèon.

Regione prevalentemente montagnosa, Navarra vede circa un terzo della sua popolazione abitare a Pamplona mentre la restante suddivisa tra le varie cittadine.

Vista la geografia del territorio, Navarra è sicuramente una delle regioni più fredde di tutta la Spagna.

Se cerchi le origini della Spagna castigliana, probabilmente è in Castilla y Lèon che devi rivolgere il tuo sguardo.

La regione nata dall’unione di due antichi regni, racchiude il 60% dell’intero patrimonio artistico spagnolo.

La regione è la più estesa di tutta la Spagna. Le città principali sono Valladolid, Leon, Salamanca, Avila, Segovia e Burgos.

Quasi fagocitata dalla regione,  troviamo a nord la famosa ma piccola Rioja, patria del vino spagnolo. Date le dimensioni, la regione oltre all’economia basata sull’esportazione dei vini ha ben poco da offrire.

A nord della Rioja incontriamo i famosi Paesi Baschi, una delle regioni più belle e ricche di tutto il continente iberico.

Tristemente famosi per i passati politici-terroristici dell’Eta, i Paesi Baschi sono una regione splendida affacciata sul mare con città come Bilbao che hanno tutte le carte in regola per diventare un’ottima meta per l’espatrio.

Se cerchi una città di mare bella, moderna ma piena di fascino, ti consiglio di prendere in considerazione la meravigliosa Donostia, conosciuta anche come San Sebastiàn. Non a caso nel 2016 sarà capitale europea della cultura.

Affacciate sul mare del nord, troviamo le due piccole regioni conosciute come Cantabria e il Principato delle Asturie.

Molti forse non sanno che la Cantabria è la regione più ricca al mondo per reperti archeologici del Paleolitico superiore. La città principale è Santander con 182.000 abitanti.

Il principato delle Asturie è invece famoso per i suoi paesaggi mozzafiato e per un’importante industria casearia che rifornisce l’intera Spagna e non solo. Le due città più importanti sono Oviedo e Gijòn.

Concludiamo il viaggio del nord della Spagna con una regione a me particolarmente cara perché è qui che iniziai la mia scoperta sul campo della Spagna, mi sto riferendo alla Galizia.

A differenza della Catalogna, per vivere in Galizia ti basterà il castigliano perché nelle città principali il Gallego, lingua anch’essa ufficiale, è usato in maniera ridotta.

Se visiti la Galizia probabilmente te ne innamorerai. La regione non è particolarmente ricca, ma ci sono ancora diverse opportunità di lavoro e di imprenditoria, basta solo saperle cercare.

L’interno della Galizia è poco popoloso infatti la maggior parte della popolazione vive lungo la costa, con l’eccezione del capoluogo di provincia Santiago de Compostela.

Altre città importanti sono La Coruña, Pontevedra, Vigo, Lugo e Ourense.

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Vivere nella Spagna centrale

Se vuoi vivere in Spagna ma vuoi evitare il nord freddo e piovoso (ma bellissimo aggiungo io), allora nella Spagna centrale potresti forse trovare la meta ideale.

Iniziando sempre da est per andare pian piano verso ovest, incontriamo la Comunità Valenciana.

A differenza di altre regioni, la regione valenciana ospita già una discreta comunità di italiani principalmente raccolti nelle due grandi città costiere di Valencia e Alicante.

Le due città principali sono anche le due località dove le opportunità di lavoro sono concentrate.

A lato della Comunidad Valenciana, incontriamo il cuore geografico e amministrativo di tutta la Spagna con la famosa Castiglia la Mancia e la Comunità Autonoma di Madrid.

Le due regioni una volta unite, sono state separate per via delle differenze economiche tra le due aree. In questa regione, oltre alla capitale Madrid, le città più importanti sono Toledo, Cuenca e Ciudad Real.

Schiacciata tra la grande Castilla e il Portogallo, troviamo la semi sconosciuta Estremadura, una delle regioni meno popolate di tutta la Spagna.

L’economia è prevalentemente agricola ma può vantare alcune eccellenze come il famoso prosciutto iberico spagnolo che proprio in queste zone vede il suo massimo valore. Le città più popolose sono Càceres, Badajoz e Mèrida.

Vivere nella Spagna del sud

Le ultime due regioni che ci rimangono da analizzare della Spagna continentale sono la Comunità Autonoma di Murcia e l’Andalusia.

Il capoluogo Murcia è una città di 438.000 abitanti mentre le altre due città degne di nota sono Lorca e Cartagena. La comunità di Murcia è famosa per la sua produzione di frutta, ortaggi e fiori. Una regione che ha ancora molto da offrire come zona per trasferirsi.

Per quanto riguarda l’Andalusia, la scelta dove vivere potrebbe ricadere tra una delle principali città come Siviglia, Granada, Malaga, Cordoba, Jaèn e Cadice, oppure cercare il proprio angolo di felicità in uno dei tanti paesi montuosi oppure costieri dell’Andalusia.

Certamente tra i vari posti che abbiamo visto per dove vivere in Spagna, l’Andalusia è una di quelle mete privilegiate sia per lo stile di vita e per il clima piuttosto mite, soprattutto lungo la costa.

Se ami i vari simboli della Spagna come il Flamenco e la Corrida, allora in Andalusia troverai quello che cerchi.

Se vuoi approfondire, leggi l’articolo cosa vedere in Andalusia.

Isole della Spagna

Una delle mete preferite dagli italiani che vogliono vivere in Spagna è sicuramente l’arcipelago canario.

Le isole sono famose in tutto il mondo per via del loro clima eccezionale: qui non esiste inverno e infatti sono la meta prediletta da decine migliaia di turisti ogni anno.

Quello che potrebbe sembrare il paradiso sulla carta, in realtà svela uno scenario un po’ più complesso. Trasferirsi alle Canarie è infatti consigliabile solamente ad un ristretto gruppo di persone:

  • Imprenditori con fondi e idee innovative;
  • Pensionati;
  • Lavoratori freelance che lavorano da internet;

Per le altre categorie di persone, consiglio altre mete come Barcellona, Malaga o Valencia.

Le Isole Canarie infatti hanno tassi di disoccupazione molto alti e nella fortunata ipotesi che si riesca a trovare un lavoro, i guadagni sono bassi.

Leggi la guida alle Isole Canarie

Il discorso cambia se lavori sulla rete.

Se sei interessato al business online, scarica la mia guida ITS dove impari i segreti del mestiere.

Per quanto riguarda il secondo gruppo di isole, cioè le Isole Baleari, si deve precisare che il clima non è come quello canario e il turismo si limita alla stagione estiva.

Tra le varie isole, Palma di Mallorca è la più grande, Ibiza la più famosa, Minorca è un piccolo angolo di paradiso mentre Formentera è dedicata ad un turismo di alto livello in senso economico.

Concludiamo questa rassegna delle località dove vivere in Spagna con i due piccoli enclavi che ammetto di non conoscere come dovrei: mi riferisco a Ceuta e Melilla.

I due enclavi spagnoli in terra africana sono a tutti gli effetti territorio spagnolo. Le due città hanno rispettivamente 78.000 e 73.000 abitanti.

Cosa fare prima di trasferirsi

Il primo passo per trasferirsi in Spagna riducendo i rischi e le eventuali delusioni è intraprendere un breve corso di spagnolo.

Lo spagnolo, conosciuto anche come castigliano, è la lingua ufficiale della Spagna e conoscerlo è essenziale per diversi motivi tra cui quello di poter cercare lavoro e di sbrigare le pratiche burocratiche.

Sapere lo spagnolo è fondamentale anche perché così non sarai vittima di eventuali truffe e raggiri da parti di altri italiani che avvengono soprattutto nelle località più turistiche delle Isole Canarie.

Una truffa classica degli italiani all’estero è vendere un’attività che non funziona dal punto di vista commerciale ad un prezzo fuori mercato. Magari la stessa attività ha cambiato decine di gestioni senza nessun successo.

Ecco perché conviene sempre fare diversi viaggi esplorativi e comunque mai investire senza conoscere prima il territorio. Molti emigrano con l’acqua alla gola e investono tutto il capitale in attività per poi ritrovarsi dopo pochi  mesi sull’orlo del fallimento.

Questo avviene perché non si parte preparati a dovere.

Il segreto è partire preparati dal punto di vista linguistico e di preparare una strategia fatta di obiettivi da raggiungere.

A seconda dei desideri, si analizzeranno le varie località e si stilerà una lista di mete potenziali dove vivere. Dopodiché si effettueranno dei viaggi brevi per capire se possiamo trovare in loco quello che cerchiamo.

Gli imprevisti sono impossibili da eliminare, ma una buona pianificazione è la strategia corretta per vivere in Spagna.

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Documenti per vivere legalmente in Spagna

Come cittadini europei, non è difficile vivere in Spagna a tempo indeterminato.

Il costo della vita è mediamente più basso ma questo è ovviamente correlato alla zona scelta. Dopo i primi mesi di ambientamento, puoi iniziare il percorso per trasferirti definitivamente in Spagna.

Il primo documento è il NIE, il Número de Identidad de Extranjeroda ottenere presso una stazione di polizia designata città per città.

Esiste il NIE provvisorio, quello temporaneo da 5 anni per poi passare a quello definitivo per diventare cittadino spagnolo a tutti gli effetti.

Appena hai trovato un alloggio, devi andare al municipio di residenza e fare l’Empadronamiento, cioè l’iscrizione all’anagrafe del municipio.

Il documento serve per poter accedere ai diritti come quello all’assistenza sanitaria, diritto alla scuola e diritto agli aiuti sociali come ad esempio il diritto alla disoccupazione.

L’altro passo per vivere in Spagna in maniera definitiva è quello di iscriversi alla Seguridad Social, l’equivalente al nostro INPS.

Il numero della Seguridad Social è la copertura sanitaria nazionale spagnola necessaria per essere assunti da un’azienda e per avere accesso al medico di base. Ogni mese la Seguridad Social va pagata, se sei autonomo ti verrà scalato direttamente dalle tasse, se lavori come dipendente sarà incluso nella busta paga.

Aprire un’attività in Spagna

Aprire un’attività in Spagna è una scelta di vita che va considerata attentamente.

Il sistema burocratico spagnolo è simile a quello italiano anche se il prelievo fiscale è minore rispetto al nostro.

L’efficienza della burocrazia dipende strettamente dalla zona ma in linea generale lo stato ha iniziato una campagna di semplificazione che sta portando benefici in tutto il paese.

La scelta di aprire un’attività in Spagna deve essere pianificata molto attentamente perché è necessario capire quali sono le esigenze inespresse sul mercato di riferimento.

Anche se dal punto di vista burocratico la procedura è piuttosto semplice, il successo dell’azienda dipenderà dall’analisi di mercato che dovrà essere realizzata.

Il principale punto d’accesso al mondo imprenditoriale spagnolo è la Ventanilla Unica, cioè lo sportello unico dove dichiarare l’inizio attività.

Aprire una partita iva spagnola è facile ed immediato, mentre il discorso si complica se l’attività prevede delle licenze. Ogni provincia spagnola ha legge interne che regolamentano alcuni settori chiave come ad esempio quello turistico.

Potrebbe non piacere, ma in alcune zone ad esempio non è possibile acquistare una casa e affittarla direttamente ai turisti perché alcune leggi regionali, come ad esempio quelle canarie, non lo permettono.

Tuttavia, con la dovuta pazienza e lo studio delle leggi regionali, è possibile trovare delle formule giuridiche per regolamentare l’attività.

Vivere in Spagna: considerazioni finali

Spero che questo lungo post sia il tuo trampolino di lancio per andare a vivere in Spagna.

La Spagna è un paese accogliente simile all’Italia ma superiore in alcuni aspetti come diritti civili, sicurezza e costo della vita ma come ogni trasferimento all’estero, va affrontato con la massima cautela e con le dovute precauzioni.

Sia che tu scelga il nord o il sud, cerca di considerare prima di tutto i tuoi obiettivi, valutare i pro e contro e poi decidere la regione di riferimento.

Se cerchi lavoro dipendente, le mete consigliate sono la Catalogna e le grandi città come Valencia, Madrid, Siviglia e Alicante, se vuoi aprire un’attività devi prestare particolare attenzione alle esigenze del mercato mentre se lavori online o sei pensionato, rivolgi pure lo sguardo verso le mete più esotiche del sud.

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Grazie, Alessandro

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15 Comments

  1. Annalisa 2016-01-27
  2. Alessandro 2016-01-28
  3. luigi 2016-04-17
  4. umberto bellin 2016-07-26
  5. yuna 2016-11-26
  6. Alessandro 2016-11-27
  7. Francesco 2016-12-13
  8. Roberto 2017-01-09
  9. mariagrazia 2017-06-06
  10. CarloAlberto 2017-07-20
  11. pietro 2018-02-21
  12. SERGIO 2019-04-05
  13. Alf 2022-11-01

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