Vuoi avviare una funghicoltura, ma non sai quali funghi conviene coltivare? In questo articolo ti rispondo. Buona lettura!!!
La funghicoltura è la coltivazione di funghi coltivabili per poi venderli in commercio.
Avviare una fungaia oggi è un’attività potenzialmente redditizia, specialmente se si riesce a percorrere strade innovative.
Per strade innovative intendo la coltivazione di specie di funghi poco conosciuti, ma ricercate dai mercati di nicchia.
Questa via è particolarmente interessante per chi ha già una fungaia attiva, oppure per il piccolo imprenditore agricolo in cerca di nuove idee di produzione.
Quando parliamo di coltivazione di funghi, essenzialmente ci riferiamo alle specie coltivabili classiche come il prataiolo o il pleurotus.
Queste due specie di funghi sono largamente coltivate perché sono delle specie saprofite, cioè crescono grazie alla materia organica e le giuste condizioni ambientali.
Basterà fornire nutrimento e ambiente favorevole e i funghi cresceranno.
La grande sfida riguarda piuttosto la seconda famiglia di funghi, cioè le specie cosiddette simbionti.
Le specie simbionti infatti legano il loro ciclo vitale alla presenza di uno più organismi che spesso e volentieri sono alberi che garantiscono il substrato essenziale per crescere.
In questa famiglia troviamo il re dei funghi, il porcino, che attualmente non viene coltivato proprio per questi motivi.
Esistono delle ricerche al riguardo, ma ancora non ci sono risultati in laboratorio che possano essere trasportati nelle attività commerciali.
La coltivazione dei funghi porcini assomiglia molto a quella dei tartufi proprio per il rapporto simbiotico che questo fungo instaura con la pianta vicino alla quale generalmente cresce.
Ma se per il tartufo, economicamente parlando, è tuttavia conveniente avviare una coltivazione controllata, per i funghi porcini i rischi e i costi non compensano i bassi prezzi di vendita.
Quali funghi conviene coltivare
Il consiglio principale per l’imprenditore agricolo è quello di coltivare le specie coltivabili facilmente per garantire una produttività annua sufficiente per vivere, e affiancare dei progetti sperimentali che in futuro possono trasformare l’attività in un business pioniere di nuovi mercati portando l’imprenditore a risultati importanti.
Tra i vari funghi disponibili, oltre ai già citati prataiolo e pleurotus, riporto il cardoncello, il pioppino e la cornucopia.
Per capire le dimensioni del mercato, considera l’80% dell’intera produzione italiana è composta dal prataiolo, mentre il restante 20% dal pleurotus. Le altre specie rivestono un ruolo marginale, un mercato assolutamente da esplorare.
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