Tra le tante colture applicabili, oggi parliamo di come avviare una coltivazione di arance in Italia.
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L’arancio è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle rutaceae (la stessa famiglia del limone, del bergamotto, ecc.), che può arrivare a produrre fino a 500 frutti ogni anno.
L’arancio è un albero che può arrivare fino a 12 metri di altezza, i suoi frutti sono rotondi, e sia la buccia che la polpa sono caratterizzate del tipico colore arancione.
Originario della Cina e del sud-est asiatico, questo frutto invernale è stato importato successivamente in Europa. Inoltre, secondo alcuni studi genetici, l’arancio nasce da un antico ibrido tra il pomelo e il mandarino; tuttavia quel che è certo, è che da secoli la pianta è una specie autonoma, che si riproduce per innesto e talea.
Usi e proprietà delle arance
L’arancio viene allevato in diversi Paesi del mondo (tra i maggiori produttori ci sono ad esempio il Brasile, la Cina e gli Stati Uniti), ed i suoi frutti sono utilizzati per diversi scopi. D’altra parte, questo frutto è utile sia per la buccia, che per il succo.
Dalla buccia dell’arancia, ad esempio, si ricava l’olio essenziale, che è una preziosissima fonte di essenze. Il succo e la buccia dell’arancia vengono utilizzate in cucina, nella produzione di liquori o in alcune ricette agrodolci (è celebre ad esempio l’anatra all’arancia), nonché per aromatizzare alcune pietanze. D’altra parte le arance possono essere consumate come frutto o sotto forma di spremuta d’arancia.
Anche i fiori d’arancio vengono utilizzati per le composizioni floreali, o per la decorazione di chiese in occasione di matrimoni.
Le arance sono utilizzate anche in ambito industriale, per aromatizzare i detersivi ad esempio, o, nell’industria farmaceutica.
D’altra parte, le arance sono molto consumate soprattutto in virtù delle proprietà nutrizionali. Un’arancia è infatti composta da: fibre; vitamina C (un’arancia di grandi dimensioni è in grado di fornire oltre il 100% della dose giornaliera raccomandata per una persona adulta di questa vitamina); vitamina B1, che è essenziale per la funzione cardiaca, muscolare e nervosa; vitamina B9; potassio, che è un minerale essenziale per il controllo della pressione sanguigna, nella salute cardiaca, nella trasmissione nervosa e nello scambio idro-salino a livello cellulare; calcio, che è un minerale essenziale per le ossa, i muscoli e i nervi; esperidina; beta-criptoxantina; nonché licopene, una sostanza dal potente effetto antitumorale, antinfiammatorio e protettivo per l’apparato cardiovascolare.
Le proprietà nutritive dell’arancia, fanno sì che questo frutto abbia grandi benefici sulla salute dell’uomo: alcuni studi hanno rilevato, ad esempio, come l’arancia favorisca la salute cardiaca; aiuti a prevenire i tumori; essendo un eccellente fonte di vitamina C poi, l’arancia può anche aiutare a combattere la formazione dei radicali liberi, e a migliorare la salute della pelle. La vitamina C è infatti un potente antiossidante, capace di aiutare a combattere i danni della pelle causati dall’esposizione solare e dall’inquinamento, riduce le rughe e migliora la struttura generale della pelle.
Varietà di arance
La polpa dell’arancia può essere rossa o bionda, e il gusto dolce o aspro a seconda della varietà. Tra le arance bionde, ad esempio, rientra la varietà delle arance “navel”, le “washington”, o le “valencia”, e molte altre.
Tra le arance rosse invece, le più celebri sono le arance “sanguinello”, le “tarocco” e le “moro”, ma ci sono tante varietà diverse, che maturano durante l’inverno.
Ogni varietà di arancia si presta ad un uso particolare: le più succose sono perfette per le spremute, quelle amarognole sono ottime nell’insalata, ecc.
Come coltivare le arance in Italia
L’albero di arance può essere piantato in terra o in vaso. Che siano arance dolci o amare, bionde o rosse, la tecnica colturale è la stessa.
L’arancio però, per essere ben allevato e dare molti frutti, richiede un suolo (e soprattutto un clima) compatibile con le esigenze della pianta.
Per quanto riguarda il clima, come gli altri agrumi, l’arancio non tollera i climi particolarmente freddi. Pertanto, in Italia, questo frutto si può coltivare in terra nelle zone del centro e del sud, in cui le temperature sono mediamente calde e l’inverno generalmente mite. In particolare, l’arancia soffre le temperature sotto gli 0°C (anche se rispetto al limone questo frutto è più tollerante alle basse temperature); ma anche il caldo eccessivo è nocivo per questa pianta, perché le temperature che vanno oltre i 38 °C possono causare l’arresto della crescita dei frutti.
Il terreno ideale per coltivare l’arancio è sabbioso o anche di medio impasto, e deve favorire il drenaggio dell’acqua, che è fondamentale per la crescita della pianta.
Per la messa a dimora si procede come per gli altri alberi da frutto, ovvero con lo scavo di una buca piuttosto grande e profonda.
L’irrigazione dell’arancio è fondamentale, soprattutto nel periodo che va dalla fioritura e l’allegagione. In generale però, è consigliabile annaffiare la pianta per tutta l’estate ed intervenire con una certa regolarità.
Anche la concimazione dell’arancio è molto importante. Infatti una costante e buona concimazione (che si ottiene in questo caso miscelando compost e letame alla terra di coltura), è fondamentale per prevenire l’alternanza di produzione (ossia il fenomeno per cui si hanno annate con grande carica produttiva e annate scariche).
Durante i primi anni di coltivazione, è molto importante anche la potatura della pianta, sebbene, l’arancio non richiede interventi intensivi come altri alberi da frutto. Superata la fase dell’allevamento infatti, la potatura dell’arancio può essere eseguita anche ogni 2 o 3 anni, a meno che non ci siano attacchi di patologie o crescita troppo espansa della pianta, per cui si rendano necessari tagli specifici.
Il periodo di raccolta delle arance comprende sette mesi all’anno. Inizia da ottobre con le Navel, e va fino all’inizio di giugno, con le Valencia e l’Ovale (da dicembre a marzo, invece, si raccolgono le varietà Moro e Tarocco, che sono le più produttive).
Ma l’arancio può essere coltivato anche nelle zone nordiche e fredde perché si presta all’allevamento in vaso. La pianta in vaso resta contenuta nella crescita, perché le sue radici, per quanto possa essere grande il vaso, non possono mai espandersi al massimo della loro estensione naturale.
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