Come si riprenderà a lavorare dopo questa crisi

sicurezza sul lavoroLa Fase 2 dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo è cominciata da poco, e le aziende si sono adeguate con nuove precauzioni: ne abbiamo parlato con Sicurya, struttura dedicata a fornire servizi relativi alla sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro.

Il protocollo sicurezza condiviso tra il governo e le parti sociali è stato sottoscritto una prima volta il 14 marzo e poi aggiornato in una seconda versione il 24 aprile: si tratta di un documento che fornisce le disposizioni che devono essere rispettate per il contenimento e il contrasto della diffusione della pandemia, inclusa la sospensione delle attività in carenza di sicurezza.

Cosa cambia

L’aggiornamento del protocollo di sicurezza segnala, tra l’altro, la necessità di dare vita a un comitato territoriale o aziendale che abbia il compito di verificare l’applicazione delle regole del protocollo in collaborazione con il responsabile dei lavoratori per la sicurezza e le rappresentanze sindacali aziendali.

Per quel che riguarda la sorveglianza sanitaria, invece, nel momento in cui le attività riprenderanno il medico competente dovrà essere coinvolto per individuare i soggetti che rientrano nella casistica di specifiche situazioni di fragilità, oltre a consigliare il ricorso a tamponi o ad altri strumenti diagnostici considerati utili.

La gestione dei soggetti sintomatici

Ai fini della Sicurezza sul lavoro sarà importante anche prestare attenzione alla gestione dei soggetti sintomatici: ebbene, coloro che manifesteranno segni della malattia o che avranno la febbre dovranno essere muniti di mascherine e isolati.

Le aziende saranno tenute a collaborare con le autorità sanitarie allo scopo di identificare tutti i contatti stretti degli individui in questione.

Sempre in ambito aziendale, gli spostamenti dovranno essere ridotti al minimo indispensabile: tutte le attività di formazione in aula restano sospese, così come gli eventi interni, e le riunioni in presenza non saranno permesse.

Delle cautele particolari dovranno essere adottate anche per la gestione dei flussi dei dipendenti: gli orari di entrata e di uscita dei lavoratori dovranno essere scaglionati, così che nelle zone comuni possano essere evitati i contatti per quanto possibile.

Le disposizioni per l’organizzazione aziendale

L’impiego dello smart working deve essere privilegiato per tutti i reparti che non hanno a che fare in maniera diretta con la produzione.

Ogni comportamento deve essere finalizzato a prevenire aggregazioni sociali, anche per ciò che concerne gli spostamenti indispensabili per andare a lavorare o per tornare a casa: il distanziamento sociale potrà essere agevolato con orari differenziati che permetteranno di limitare il numero di persone presenti nello stesso luogo nello stesso momento.

Come utilizzare i dispositivi di protezione individuale

L’impiego di una mascherina chirurgica sarà obbligatorio per tutti i lavoratori che saranno chiamati a condividere gli spazi.

Per quel che concerne i soggetti sintomatici, al momento dell’isolamento i lavoratori dovranno essere muniti dei dispositivi di protezione individuale (le mascherine, appunto) nel caso in cui non lo siano già.

La gestione degli spazi in comune, a sua volta, sarà sottoposta a pesanti limitazioni: gli ambienti dovranno essere ventilati in modo appropriato, fermo restando che l’accesso agli spazi comuni dovrà essere contingentato.

Gli spogliatoi dovranno essere sanificati, così come i distributori automatici di snack e bevande e i locali mensa. In ogni caso sarà fondamentale rispettare il distanziamento tra le persone e ridurre il più possibile i tempi di sosta.

Le interazioni con gli esterni

Qualora si riscontri la positività al tampone di un lavoratore dipendente da un’azienda terza, tale informazione deve essere comunicata in modo immediato dall’appaltatore al committente: tutti e due i soggetti sono tenuti a cooperare con l’autorità sanitaria mettendo a disposizione tutti gli elementi indispensabili per identificare i contatti stretti.

Le postazioni di lavoro, gli ambienti e le aree di svago devono essere puliti ogni giorno e sanificati a intervalli regolari: tale procedura deve riguardare anche i mouse, gli schermi touch e le tastiere dei pc. Le zone geografiche più colpite devono essere protette ulteriormente con sanificazioni straordinarie.