Allevare asini: come avviare un allevamento di asini

Da ormai 5 anni su Aprire Azienda pubblico idee agricole innovative per aiutare gli imprenditori agricoli a differenziare la propria azienda agricola e renderla di successo.

Un imprenditore agricolo non deve mai mettere tutte le uova in uno stesso box, ma al contrario differenziare le attività agricole in modo tale da avere sempre delle entrate diverse a seconda della stagione e dei cambiamenti del mercato.

Una piccola media azienda agricola deve assolutamente usare questo approccio per garantirsi la capacità di generare reddito.

Tra le varie opportunità, avviare un allevamento asini può diventare un’entrata economica importante con grandi gratificazioni a livello economico.

I motivi per allevare asini possono essere diversi, dall’allevamento di asini da latte a quelli per la rivendita della carne per passare a quella ludica/terapeutica.

Bisogna sapere  infatti che il latte d’asina è estremamente ricercato, mentre la produzione di carne è un’attività che si rivolge ad una nicchia ristretta di persone, specialmente al nord, dove alcuni piatti tradizionali e alcuni salumi sono a base d’asino.

Forse non tutti sanno che gli asini sono usati nella onoterapia, un tipo di pet therapy diffusa inizialmente in Francia, Stati Uniti d’America e Svizzera, e ora praticata anche in Italia.

Nella onoterapia si usano specie domestiche come cani, cavalli, conigli e asini appunto caratterizzate dal loro comportamento docile e in grado di instaurare facilmente relazioni sociali con l’uomo.

Gli interventi assistiti con gli animali hanno lo scopo di creare uno stato di benessere per la persona che viene coinvolta.

Allevamento asini: scegliere la razza

allevare asiniIl primo passo per chi vuole allevare asini è decidere quale razza inserire nel proprio business. La scelta dovrà per forza di cose essere conseguenza del motivo per cui si vuole avviare l’allevamento.

Ci saranno razze adatte alla produzione di latte, mentre altre saranno migliori per la produzione di carne o ancora per l’utilizzo come forza lavoro o nella onoterapia.

Le razze di asini italiani più diffusi e più facilmente reperibili sono:

Asini amiatini

Originario della Toscana, dal cui monte Amiata prende il nome, l’asino amiantino ha un carattere dolce e resistente che lo rende adatto allo sfruttamento delle aree marginali.

Tra le sue caratteristiche fisiche ritroviamo gli arti zebrati, la riga mulina, una croce scapolare e la bordatura più scura delle orecchie. Può vivere fino a 40 anni.

Asini Martina Franca

La razza, originaria della Puglia, è unica in Italia e facilmente riconoscibile per la sua taglia ben superiore alle altre razze italiane.

L’asino di Martina Franca viene utilizzato soprattutto per la soma e per la produzione mulina.

Ha un carattere vivace e una grande resistenza, viene spesso impiegato come forza-lavoro ed è la più diffusa come produzione di latte.

Asini sardi

Tipico asino da soma e da tiro, molto conosciuto e apprezzato anche all’estero, l’asino sardoè caratterizzato da riga mulina crociata, orecchie dal bordo scuro, zebrature sugli arti.

L’asino sardo è stato, nelle epoche passate, un vero e proprio mezzo di locomozione usato sia dagli agricoltori che per il traino cittadino.

Altre razze di asini sono il piccolo e nero Sardo, il San Domenico, il Sologno, il Sant’ Andrea, il pezzato Irlandese, il bianco Egiziano, l’Arabo, il francese Poitou, il Ragusano.

Allevare asini: scelta del terreno

Nonostante gli asini siano animali facile da allevare se paragonati ad esempio ai cavalli, sono comunque una specie di animali di media taglia che hanno bisogno di una specifica alimentazione e pertanto bisogna disporre un terreno  ampio per il pascolo, dove gli asini trovano il loro cibo preferito e cioè l’erba fresca.

L’alimentazione dell’asino è basica (erba e fieno), ma varia a seconda dell’utilizzo dell’animale, con razioni più sostanziose per gli esemplari da riproduzioni e diete specifiche per le asine da latte e quelle gravide.

Sul terreno si dovrà prevedere la realizzazione di una stalla e nel caso si vuole produrre latte d’asina, serve anche realizzare una sala per la mungitura dotata di pastorizzatori e abbattitori di temperatura.

Se gestisci un’azienda agricola, la burocrazia sarà certamente minore perché l’allevamento degli asini si aggiungerà alle attività che stai già svolgendo.

Per aprire un allevamento di asini occorre seguire il Codice per la Tutela e la Gestione degli Equini, nonché il regolamento sull’allevamento di equini per quanto riguarda le norme igieniche.

Allevamento asini: attività da tenere in considerazione

Ci sono alcune attività da compiere se vorrai allevare asini tra cui la ferratura degli asini, la corretta alimentazione, la cura dei piccoli, delle madri durante la gestazione e le fasi di accoppiamento.

La gravidanza di un’asina da latte dura un anno, le femmine possono gestire la gravidanza ogni anno e rimangono  produttive per dieci anni, a seconda della razza.

Il calore di un’asina da latte si manifesta solitamente a fine primavera e dura tutta l’estate, mentre l’asino stallone è disponibile all’accoppiamento tutto l’anno.

La mungitura può durare fino a sei mesi. La produzione di latte termina togliendo liquidi dalla dieta o terminando la mungitura.

Quanto si guadagna allevando asini

In un articolo di blog quasi mai si riesce ad offrire delle cifre di profitto valide per tutti in quanto i margini dipendono essenzialmente dal caso specifico.

Certamente sarà la capacità dell’allevatore a determinare la redditività dell’attività in quanto molto dipenderà dalla struttura e dalla possibilità di ospitare clienti e organizzare le attività ludiche quali pet terapia, trekking, corsi di formazione, vendita latte.

Vi saluto con questo video:

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