Andare a Londra per trovare lavoro e studiare all’università

A Prova di #Brexit Aggiornamento

Il popolo Britannico ha scelto, il Regno Unito ha deciso di lasciare l’Unione Europea.

E ora cosa sarà di noi italiani?

Ti tranquillizzo sin da subito che il referendum per il momento non cambia nessuna regola. Tutto quello che trovi scritto nella guida è valido.

Il referendum infatti non ha valore legale, ora la palla passa al governo che deve tradurre il volere popolare in un lungo processo che non si verificherà prima di due anni.

Che significa questo per te?

Significa che se vuoi vivere a Londra, questo è il momento migliore per farlo. Le regole attuali sono in vigore e quando il Regno Unito FORSE lascerà l’Unione Europa tu avrai già la stabilità necessaria per rimanere.

Ora ti lascio con l’articolo originale 🙂 Buona lettura!!!

Scrivo decine di articoli per chi vuole andare a Londra e Regno Unito in genere, pubblico guide e opinioni ma quando, come oggi, riporto storie reali di vita, mi sento molto più sicuro sul lavoro che faccio.

La signora Grazia oggi ci racconta delle difficoltà iniziali incontrate ben 9 anni fa da Lei e Sua figlia quando decisero di trasferirsi a Londra, specialmente per la ricerca della casa.

Grazie alla loro storia, vengono fuori le tipiche truffe che avvengono a Londra, dalle case inesistenti, ai subaffitti non regolari e alle agenzie di lavoro anch’esse illegali che si fanno pagare per un alloggio e un lavoro, mentre in realtà questo servizio dovrebbe essere gratis.

Per chi non lo sapesse, un’agenzia di lavoro regolare ti trova il lavoro gratis perché una vera agenzia viene pagata dall’azienda per trovargli il personale, non viceversa.

Londra e Uk in genere è un paese pieno di opportunità, ma solo per chi ha le carte in regola. Senza un discreto inglese, è meglio investire in un corso di formazione piuttosto che pagare un’agenzia truffaldina che al massimo ci spedisce in qualche tugurio per poi lavorare in qualche posto orribile.

La libertà comunicativa deve essere la tua prima priorità ovunque tu vada.

Detto ciò, lascio la parola al racconto di Grazia.

Leggi anche: lavoro a Londra

Andare a Londra: la storia di Grazia e di sua figlia

andare a LondraCiao Alessandro,

come promesso ti racconto la mia avventura londinese.

Nove anni fa, Francesca, la mia unica figlia, finiti gli esami di maturità , decise di iscriversi all’università di Trieste per il corso di studio per interpreti. Dopo aver studiato inglese tutta l’estate, per pochi posti non rientrò nei 200 ammessi.

Eravamo alla fine di settembre, pensò di prendersi un anno sabbatico e migliorare la lingua inglese a Londra.

In poche settimane, ci ritrovammo  ad organizzare il trasferimento, chiedemmo qualche informazione ad un amico che viveva  da 6 anni a Londra, informazioni, che si sono rivelate preziosissime.

Per la ricerca di un lavoro, ci consigliò di preparare il C.V. e iniziare a fare ricerca via internet, e quando saremmo state a Londra avremmo dovuto aggiungere il numero inglese, ci disse che, trovare lavoro non era difficile, ma doveva partire entro fine ottobre, max primi giorni di novembre, perché in quel periodo le aziende si preparano al Natale, quindi assumono personale, anche perché molti studenti lavoratori rientrano in famiglia.

La premessa, quindi, era di partire con l’idea di non rientrare a Natale.

Francesca trascorse parecchi giorni al pc alla ricerca di un lavoro e di un alloggio, Il nostro amico ci aveva avvertiti che sarebbe stato più difficile trovare casa che lavoro, ma un pomeriggio, mia figlia mi chiamò felice, dicendomi che finalmente aveva trovato casa, una signora che viveva da sola in una bella casa, affittava una camera, bene, avevamo risolto un grande problema!

Bisognava solo inviare un anticipo con Western Union, ma visto che per natura sono diffidente, ho iniziato a chiedermi come mai ci chiedeva il pagamento immediato, potevamo tranquillamente pagarlo al nostro arrivo, ho chiamato un altro mio amico che aveva vissuto per parecchi anni in Inghilterra e mi consigliò di non inviare soldi,di prenotare un B&B e cercare casa quando sarei stata sul posto.

Partimmo la mattina del 4 novembre 2006, arrivati a Londra, sistemate le valige nel B&B situato sulla Belgrave Road a  pochi passi di Victoria Station, per prima cosa siamo andati a vedere la casa della signora,che si trovava sulla Buckingham Palace Road, il mio intuito non si era sbagliato,al numero civico che ci aveva dato, risultava essere la sede del commissariato,la casa della signora molto gentile, era una truffa!!!

Non male come inizio.

Si era già fatta ora di pranzo quando rimasi attratta da un ristorante italiano ” Il Colosseo” entrammo, e subito ci accolse una ragazza che parlava italiano,dopo aver pranzato chiedemmo alla ragazza dove ci consigliava di portare il CV. e anche in questo caso i suggerimenti sono stati preziosi, per prima cosa ci consigliò di aggiungere l’esperienza lavorativa di cameriera, che a mia figlia mancava, solo così ti prenderanno in considerazione ci disse.

Quel pomeriggio lasciammo il CV in diversi ristoranti e locali di quella via, rientrando verso il B&B, c’era freddo, avevo voglia  di un thè caldo, entrammo nella stazione di Victoria, saliti al 1° piano ci sedemmo al Cafè Rouge, uno dei tanti bar ristoranti della compagnia francese, stavamo quasi per andare via quando suggerii a mia figlia di lasciare il CV anche lì, la ragazza che ci aveva serviti, chiamò subito il manager e dopo una breve chiacchierata con mia figlia, Le chiese:

“Francesca a Natale pensi di andare a casa? ”

Ricordo benissimo l’espressione di mia figlia, dopo aver guardato me, gli rispose: tranquillo rimango anche a Natale!

Lui era tranquillo, Lei un po’ meno :-)…

Il manager ci congedò e rivolgendosi a mia figlia Le disse: “lunedì mattina vieni per il giorno di prova, se alle 14.00 non Ti mando via, vuol dire che Ti ho assunta”.

Era sabato sera,lunedì doveva presentarsi con pantalone nero e camicia bianca,domenica mattina l’abbiamo trascorsa dedicandoci all’acquisto della divisa, il lunedì mattina Francesca era dietro il bancone del bar a fare caffè, non aveva mai lavorato in un bar!

Ci rimase per 1 anno e mezzo.

Leggi anche: come trovare lavoro a Londra per italiani

Un problema l’avevamo risolto,ma bisognava trovare casa, rispondemmo a diversi annunci su Gumtree, purtroppo o per fortuna, Francesca lavorava e io con il mio inglese maccheronico mi ritrovai a  parlare di contratti.

Un sera ritornammo a cena al ristorante ” Il Colosseo”, ci era andata bene per il lavoro, potevamo chiedere info alla ragazza anche per la casa,ma trovammo un ragazzo che ci diede l’indirizzo dell’agenzia di una sua conoscente una certa Anna di Palermo.

L’indomani accompagnai Francesca al lavoro e raggiunsi l’agenzia della Signora Anna, era a nord  in zona 3, appena uscita dall’underground mi ritrovai in un quartiere degradato, arrivata all’agenzia, mi ritrovai davanti una trentina di giovani tra ragazzi e ragazze che aspettavano di entrare, non sò il motivo, ma non ho atteso più di 2 minuti, mi ha fatto entrare la figlia, la signora aveva l’aspetto della brutta copia di Wanna Marchi (ricordate?) mi fece vedere un paio di alloggi tristissimi a prezzi molto cari, avrò fatto qualche smorfia, quando la signora, mi disse:

“Lei lo sa che sua figlia se vivrà a Londra sarà in pericolo in questo quartiere esattamente come sotto il negozio di Harrods?”

Chiesi scusa e andai via,uscendo chiesi ad un ragazzo cosa cercavano, il ragazzo mi disse che, l’agenzia dietro compenso, offriva la ricerca di una alloggio e di un lavoro, lavoro che spesso non trovavano.

Ero abbastanza disturbata da quanto avevo visto, lungo la strada che mi portava alla stazione della Tube mi ritrovai di fronte un’ agenzia immobiliare con una vetrina che dava sulla strada,si presentava bene, entrai e chiesi se avessero disponibilità di una stanza,i signori molto gentili mi accompagnarono a vedere una stanza in uno stabile al 1°piano dietro gli uffici, fecero uscire una ragazza che come minimo era imbottita di eroina, la stanza era molto simile a quella dove mia mamma ci teneva le galline:-(

Assurdo!

Per 4 giorni girai in lungo e in largo la zona 1 e 2 Londra, vidi case terribili, in zone terribili, e molte con situazioni assurde.

Finalmente trovai casa a Est India, un appartamento nuovissimo, situato poco distante dal quartiere di Canary Wharf, bella zona, nuovissima, piena di uffici e banche, ma servita male dai mezzi pubblici, si ci arrivava con il trenino, a 45 minuti dalla stazione di Victoria dove lavorava Francesca, ma la casa era troppo bella e quindi decidemmo di prenderla, l’avrebbe condivisa con un altra ragazza, la persona che affittava era cinese, mi spiegò tutto in maniera molto chiara.

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Le lasciai un acconto e il giorno dopo bisognava fare il contratto, con un taxi ci trasferimmo  dal B&B all’appartamento, comprai le cose indispensabili mancanti,  2 gg dopo la ragazza cinese mi disse che dovevamo andare via, perché Lei era affittuaria e il subaffitto a Londra è illegale, stentai  a credere che dopo quella fatica, avrei dovuto ricominciare la ricerca, devo dire che siamo state fortunate, perché abbiamo avuto indietro i soldi dell’acconto e Lei e il Suo ragazzo si sono messi a disposizione per aiutarmi a cercare casa.

Ma rischiai di non avere né casa né soldi.

La sera andai a prendere mia figlia al lavoro, finiva alle 23.00, (mi resi conto che, in fondo, quella casa era troppo lontana e isolata), Francesca aveva saputo da una Sua collega  il nome un ragazzo che lavorava per un agenzia che si trovava  a Camden.

L’indomani incontrammo Giuseppe, e questa è stata una grande fortuna, Giuseppe di Catania trasferitosi a Londra, oltre a farci trovare casa era amico di un mio carissimo amico.

Mi fece lasciare tranquilla mia figlia, che per 15 gg rimase lì da sola, 2 settimane dopo la raggiunse il ragazzo, sono ancora a Londra, entrambi hanno conseguito la laurea  all’università Westminster, Francesca ha conseguito un master all’UCL, hanno fatto tanti sacrifici, hanno lavorato sempre, raggiungendo risultati eccellenti, entrambi hanno un bel lavoro, viaggiano spesso, sono riusciti a costruirsi un futuro!

Oggi,nonostante la distanza, sono felice che non si sono laureati in Italia, sarebbero come molti loro amici, in cerca di un lavoro.

Adesso, dopo nove anni che ne parlo, mi piacerebbe mettere sù un’azienda e  raggiungerli, ma questa è un’altra storia.

Grazia.

Grazie mille per la testimonianza!!!

 Andare a Londra: considerazioni finali

La storia raccontata da Grazia è solo una delle mille testimonianze che “volere è potere” e siamo solo noi gli artefici del nostro destino.

Anche iniziando dal basso, niente e nessuno ti può impedire di inseguire il tuo sogno di cambiare vita. Il vero arbitro sei tu e la tua tenacia, perché il talento e la fortuna non servono a niente se non sono accompagnati dalla tenacia di superare le difficoltà e riprovare ancora e ancora, fino a quando non si ottiene quello che si vuole.

Il Regno Unito è un paese civile dalla legge certa, amico degli imprenditori e di chi in genere lavora sodo per perseguire i propri sogni.

Sicuramente le cose sono più difficili ora che 9 anni fa, il costo della vita è superiore e la concorrenza per trovare un lavoro è aumentata, ma basta fare un giro per le strade di Londra per vedere decine di annunci di lavoro in molte vetrine.

Certo, ci sarà sempre qualcuno che ti dirà che sei un folle, di non rischiare, che il lavoro non c’è e tanto inutile bla bla, la verità è che devi prepararti ad affrontare il mercato del lavoro in un paese straniero, il resto non conta.

Ti saluto con una carellata di link su articoli riferiti al Regno Unito.

Buona lettura.

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