Oggi su Aprire Azienda vedremo come aprire un negozio per animali: come fare, l’investimento necessario e le migliori strategie per avviare un pet shop di successo.
Sei pronto/a per trasformare la tua passione per gli animali in un business fiorente?
Non devi preoccuparti, le statistiche parlano chiaro.
L’amore per gli animali ha origini antiche e non accenna a fermarsi, amore dei padroni per i propri compagni a quattro zampe che si trasforma in opportunità d’impresa.
Sono oltre 60 milioni gli animali da compagnia che vivono nelle famiglie italiane e i loro bisogni genera un mercato che tocca quasi i 2 miliardi di euro solo per l’alimentazione.
Un Fatturato in crescita continua che cresce anno dopo anno.
Con oltre il 50% del mercato, i gatti sono i protagonisti con ben 7,5 milioni di individui che vivono con gli italiani, mentre i cani si fermano a quota 7 milioni di cani, oltre a 12,9 milioni di uccellini, 1,8 milioni di roditori e 1,3 milioni di rettili.
Secondo alcune stime, il rapporto totale è di circa un animale per ogni italiano.
Questo giro d’affari è riferito alla sola alimentazione, business al quale vanno aggiunti altri 150 milioni di euro generati da vendite di accessori con un trend in rapida crescita.
Come immagino avrai già immaginato, quando parliamo di negozio per animali in realtà stiamo associando diversi tipo di negozi sotto una sola definizione che quindi risulta troppo generica.
Quando infatti vogliamo aprire un negozio per animali dobbiamo prima definire la tipologia di business, quali prodotti vendere, quali servizi offrire e come farlo.
Tipologie di negozio per animali
Generalmente gli imprenditori che investono nel mercato dei negozi per animali adottano le seguenti strategie:
- vendita di alimenti e accessori per animali;
- vendita di animali domestici vivi;
- vendita di farmaci per animali;
- offerta servizi specifici per animali;
Ovviamente una sola attività può vendere tutti questi prodotti e allo stesso tempo offrire dei servizi extra che vedremo di seguito.
Un’ottima strategia che pochi consigliano è quello di associarsi con un centro veterinario, la collaborazione con dei professionisti veterinari beneficia entrambe le attività.
Chi porta il proprio animale in un centro veterinario avrà tutto l’interesse di recarsi nel negozio ad esso associato in quanto la collaborazione tra le aziende non deve beneficiare solamente gli imprenditori, ma anche e soprattutto il cliente che si sentirà seguito in tutte le sue esigenze.
Le due attività possono collaborare in diversi modi, dalla scontistica alle offerte esclusive, le vie di collaborazione sono numerose.
Che tipo di negozio per animali aprire
Viste le diverse possibilità, vediamo ora che tipo di negozio per animali conviene avviare.
Devi sapere infatti che, oltre all’alimentazione, il 59% dei pet shop fornisce anche servizi come la consegna a domicilio, la toelettatura, la pensione, il dog e cat sitting, mentre Il 29% tratta anche la vendita di animali vivi di razza e non.
Secondo recenti statistiche di settore, l’81% dei punti vendita è di tipo tradizionale a gestione familiare, tipologia che si è vista ridurre il campo d’azione da altre tipologie imprenditoriali franchising.
Nonostante sia cresciuta l’occupazione, i dipendenti non sono mai superiori a due.
Si può iniziare l’attività senza assumere nessuno se ci si limita alla vendita di alimenti e accessori, mentre si dovrà ampliare la squadra nel momento in cui ci si allarga ai servizi quali il dog e cat sitting, la toelettatura, eccetera.
Io consiglio sempre di iniziare dalla formula più facile per poi via via ampliare l’offerta commerciale.
Come aprire un negozio per animali
Qualsiasi sia il tipo di attività che crei, sicuramente la vendita di alimenti e accessori per animali è sicuramente la più facile tra le tre in quanto serve solamente conoscere i prodotti, fare magazzino e venderli.
L’attività è una normale attività commerciale per cui non avrai bisogno di speciali permessi in quanto, a seguito di una modifica di una norma, i mangimi non sono più considerati dalla legge come alimenti di fatto escludendo la normativa al riguardo.
La situazione si complica nel momento in cui tu decida di avviare un’attività commerciale di vendita di animali domestici vivi in quanto dovrai avviare una specifica richiesta di autorizzazione sanitaria ai servizi veterinari della Asl competente.
L’esercizio di vendita di animali d’affezione ed ornamentali è subordinato all’autorizzazione sanitaria del Sindaco su conforme parere del Servizio Veterinario dell’Az. ULSS. I locali dovranno essere ad uso esclusivo, non sono ammesse altre attività nei locali medesimi(es. toilettatura).
I locali dovranno essere dotati almeno di servizi igienici, magazzino e locali vendita, dovranno essere bel aerati, provvisti di illuminazione naturale ed artificiale, avere pareti lavabili e disinfettabili, dotazione idrica adeguata, scarichi collegati alla rete fognaria, provvisti di servizi igienici conformi alla planimetria presentata.
Gli animali dovranno essere tenuti in gabbie o box, facilmente lavabili e disinfettabili, posizionate lontane dalla luce diretta del sole, lo spazio riservato agli animali dovrà essere proporzionale al numero, taglia, razza, età le deiezioni dovranno essere asportate nel più breve tempo, è vietata la vendita di cani di età inferiore ai due mesi, nonché di cani identificati e registrati in conformità alla ordinanza ministero della salute del 6 agosto 2008; le dimensioni dei terrari dovranno essere adeguate in base alla tipologia del soggetto/soggetti ivi contenuti tenendo conto delle caratteristiche fisiologiche ed etologiche specifiche per ogni specie.
La documentazione va presentata allo sportello attività produttive del Comune di appartenenza, oppure presso degli uffici comunali appositamente istituiti.
La domanda va inoltrata allegando la seguente documentazione:
- 2 copie della planimetria dei locali con indicazione dell’uso dei locali, firmate dal legale rappresentante della ditta o società;
- 2 copie della distribuzione interna ai locali delle attrezzature di contenimento per gli animali e scaffalature;
- autodichiarazione che i locali sono di proprietà o in locazione;
- copia abitabilità e destinazione d’uso dei locali;
- copia dichiarazione conformità impianto elettrico;
- copia conformità impianto idrico;
- copia dichiarazione allacciamento impianto fognario;
- schede tecnico descrittive relative alle strutture di contenimento per cani,gatti,roditori,volatili, pesci.
Inoltre bisogna allegare il pagamento su bollettino di una tassa per il servizio, che varia in base ai mq del locale commerciale e può costare tra i 50 e i 500 euro.
Infine, per la vendita di farmaci e antiparassitari dovrai ottenere l’abilitazione alla vendita di questi prodotti e un attestato che dimostri l’idoneità del locale nel mantenerli.
La vendita al dettaglio di medicinali veterinari e’ effettuata soltanto da farmacisti in farmacia, dietro presentazione di ricetta medico-veterinaria, se prevista come obbligatoria.
La distribuzione all’ingrosso e la vendita diretta di medicinali veterinari e’ subordinata al possesso di un’autorizzazione rilasciata dalla regione, dalla provincia autonoma o dagli organi da essi individuati.
Questo particolare settore merceologico (disciplinato dal D. Lgs.193/2006) può essere molto redditizio.
Chi ottiene la licenza per la rivendita di fitofarmaci e antiparassitari, può rivendere anche tutti i medicinali che non prevedono la prescrizione medica ma soltanto per quanto concerne alcune specie di animali come: pesci da acquario, uccelli da gabbia o da voliera, piccioni viaggiatori, animali da terrario (serpenti), piccoli roditori (criceti) conigli da compagnia e furetti.
Servizi extra per diversificare il reddito del negozio
Come specificato ad inizio articolo, con l’avvio e la crescita del business ti consiglio di avviare parallelamente dei servizi extra da proporre direttamente oppure in collaborazione con altri professionisti.
Un’idea è quella di affiliarsi con una scuola di addestramento cani, oppure con un’azienda di costruzione di acquari per aziende o privati, o addirittura creare un pet hotel, un hotel per cani.
Queste sono solo alcune delle idee imprenditoriali che puoi proporre oltre ai classici servizi di toelettatura, dog e cat sitting, eccetera.
Come abbiamo già detto, queste attività possono essere complementari tra loro e in aggiunta alla classica vendita di prodotti per animali.
Il pet sitting è una particolare attività molto apprezzata dai clienti, specialmente per i più anziani che non riescono da soli a svolgere alcune attività quali il trasporto dell’animale dal veterinario, di una persona che lo porti a spasso e che lo faccia giocare.
Per diventare un pet sitter, si deve seguire un corso ad hoc organizzato dall’associazione nazionale per la formazione e la tutela dei pet sitter dal costo di circa 500 euro a cui poi vanno aggiunti dei master e delle specializzazioni di circa 50 euro ciascuno.
La figura del toelettatore, invece, si occupa della tosatura degli animali, cura la loro igiene personale provvedendo a disinfettarli e a definirne il taglio del pelo adatto.
Per diventare dei professionisti del settore si consiglia di frequentare un corso di toelettatura dove imparerai la toelettatura, le varie tipologie di animali, le tecniche d’approccio da seguire con l’animale e le varie tecniche di taglio.
Iter burocratico: cosa serve per aprire un negozio per animali?
A seconda del caso specifico in questione, ci saranno da svolgere i classici iter burocratici per aprire il tuo negozio per animali come:
- iscriversi presso la Camera di Commercio al Registro Delle Imprese.
- aprire una Partita Iva.
- aprire le posizioni fiscali e previdenziali INPS ed INAIL.
- dare comunicazione certificata di inizio attività al Comune almeno 30 giorni prima dell’avvio.
- Dare comunicazione di avvio dell’attività ai vari enti tramite Comunicazione Unica da inviare alla Camera di Commercio in forma telematica con posta elettronica certificata.
- Richiedere il permesso di esporre l’insegna al di fuori del punto vendita.
- verificare i locali se sono a norma.
Quanto costa aprire un per shop
Nonostante sia difficile offrire una risposta valida per tutti, vediamo insieme quali costi dovrai sostenere per poter aprire il tuo shop.
Oltre all’affitto, dovrai considerare i costi di apertura burocratici che in Italia si aggirano sui 2000 euro, più il compenso del commercialista che generalmente incide per 3000 euro annui.
Da queste spese dovrai ovviamente aggiungere affitto dei locali, allestimento negozio e fornitura.
Se prevedi la vendita di animali vivi i costi cresceranno per l’aggiunta delle gabbie e della messa a norma dei locali più le spese fisse per il mantenimento degli animali.
L’investimento minimo parte da poche migliaia di euro se prevedi solo la fornitura di servizi, mentre può crescere oltre ai 100.000 euro se il tuo negozio sarà completo di tutti i servizi.
Per quanto riguarda i guadagni, tutto dipenderà dai fattori quali la zona di ubicazione del negozio e dalla quantità e qualità di servizi offerti.
I Pet Shop e l’E-Commerce
L’avvento del commercio online ha conquistato anche il mercato legato al mondo degli animali. Un’attività che si rispetti non può rinunciare alle interessanti opportunità che il web offre.
Il negozio per animali online permette di pubblicizzare i servizi offerti moltiplicando le possibilità di richieste e si possono prevedere sconti per chi acquista i prodotti tramite il sito web.
Secondo recenti statistiche, oltre il 70% dei punti vendita ha una sua presenza online, mentre solo la metà ha un sito web o una pagina Facebook.
L’ecommerce è attivo solo per il 12% dei punti vendita offrendo importanti prospettive per gli imprenditori più scaltri e ambiziosi.
Nonostante gli imprenditori dei Pet Shop italiani non investono nell’ecommerce, i gestori utilizzano il web per acquistare le merci aprendo anche qui delle opportunità per l’ingrosso.
Quasi tutte le attività usano delle strategie promozionali quali sconti, pubblicità, carte fedeltà per trovare e mantenere clienti.
Aprire un negozio per animali: conclusioni
Così come in tutte le attività imprenditoriali, l’avvio di un pet shop è il momento più duro, dovrai affrontare molti ostacoli e nonostante tutto devi tener duro.
I primi tempi dovrai farti conoscere, trovare clienti e soprattutto mantenerli che è la cosa più difficile.
Come detto in precedenza, il primo consiglio è quello di cercare sin da subito delle collaborazioni quali i veterinari di zona per dar avvio a delle partnership convenienti per entrambi.
Un ultimo consiglio prima di salutarci è quello di dotarsi di un’assicurazione per infortuni e le morti accidentali degli animali che ci vengono affidati, come ben sai prevenire è meglio che curare.