Come aprire un tour operator: strategie per avere successo

aprire un tour operatorViaggiare è una passione che accomuna milioni di persone in tutto il mondo. I dati parlano chiaro, oltre 1,4 miliardi di persone nel 2018 hanno deciso di spendere parte del loro capitale viaggiando e questo trend non accenna a diminuire. 

Se per molti il viaggio è visto come una spesa, per altri l’amore per i viaggi può anche diventare un lavoro, mettendo a disposizione le proprie competenze in materia.

Il boom del turismo in questi ultimi anni hanno portato molte persone ad investire nell’apertura di un tour operator.

Da una parte troviamo i tour operator che si rivolgono alle masse e che hanno alle spalle decenni di esperienza.

Molti di questi tour operator prosperano ancora, mentre altri sono in crisi profonda perché non si sono adattati alla loro clientela che nel corso degli anni è inevitabilmente cambiata.

Dall’altra parte troviamo delle piccole agenzie turistiche specializzate che hanno visto incrementare i loro introiti grazie ai viaggi di nicchia.

Come in tutti i settori imprenditoriali, data la complessità dei nostri tempi, è conveniente infatti specializzarsi all’interno del proprio mercato di riferimento così da ottimizzare i costi e la gestione dell’azienda.

Oggi infatti operare su più fronti potrebbe rivelarsi un grande errore imprenditoriale e la mancanza di focus minare le opportunità di crescita.

Ecco allora il tour operator specializzato in viaggi fotografici, oppure in viaggi naturalistici o culturali.

Chi vuole investire nel settore dei viaggi, può quindi avviare un un tour operator, un’azienda specializzata nell’organizzazione di viaggi.

Il tour operator infatti è un’impresa commerciale che in cambio di un compenso organizza tutto il viaggio per il cliente, comprese prenotazioni di strutture alberghiere, voli, servizi extra e copertura assicurativa.

Il tour operator prende contatti diretti con il cliente, o anche attraverso i servizi di un’agenzia di viaggi che non è altro che un intermediario che rivende i pacchetti turistici creati dal tour operator.

Avviare un’attività come tour operator non è immediato perché servono determinati requisiti finanziari e personali.

Come aprire un tour operator

Si può aprire un tour operator in molti modi, come ad esempio associandosi ad un marchio già esistente (franchising), o aprendo un’agenzia indipendente.

La differenza la fanno i costi, infatti associandosi ad un’impresa già operante nel settore ovviamente le spese di avviamento diminuiranno.

Tuttavia, chi vuole aprire un’agenzia indipendente può fare affidamento sulle agevolazioni. Ne esistono diverse: Regionali, Nazionali, oppure Comunitarie, e rivolte tanto alle ditte quanto alle società.

Si può scegliere la via tradizionale, aprendo un ufficio in cui ricevere il pubblico; oppure avviare la propria attività online, offrendo i propri servizi direttamente sul web (sebbene anche in questo caso, è necessario aprire una sede fisica).

In ogni caso, prima di aprire un tour operator bisogna considerare la concorrenza, facendo analisi di mercato approfondite, e cercando di offrire servizi sempre diversi e innovativi.

Infatti, quello dei tour operator è un ambito in continua evoluzione, che richiede capacità innovative oltre che intercettare i gusti del pubblico. Inoltre è un lavoro che richiede si stare spesso in ufficio, per promuovere i propri servizi.

D’altra parte, lavorare come tour operator dà spesso la possibilità di viaggiare (per visitare le strutture turistiche dei diversi Paesi ad esempio); e poi, il settore turistico è un settore che non conosce crisi economica, e ciò è dimostrato dal fatto che il numero delle persone che ogni anno viaggia è in crescita continua.

Dunque, aprire un tour operator è sempre un’ottima forma di investire il proprio denaro a patto che si studi non solo il mondo dei viaggi, ma anche le migliori strategie marketing.

Requisiti necessari per aprire un tour operator

Per iniziare un’attività come tour operator è preliminarmente necessario occuparsi delle pratiche burocratiche, oltre a dover fare un investimento per dotarsi della struttura, del personale e delle attrezzature necessarie.

Il primo passo per aprire un tour operator è quello di possedere l’autorizzazione allo svolgimento dell’attività di “produzione ed organizzazione di viaggi e soggiorni” (licenza), così come prevista e stabilita dalla Legge Quadro sul turismo – Legge 29 marzo 2001, n. 135 “Riforma della legislazione nazionale del turismo” – e relative deleghe alle Regioni, nonché dalla Direttiva n. 90/314/CEE concernente i viaggi, le vacanze ed i circuiti tutto compreso”, per come recepita dalla legislazione nazionale, attuale D.Lgs. 79/2011 (Codice del Turismo).

Il secondo requisito per aprire un tour operator è quello di avere all’interno dell’azienda il direttore tecnico, cioè la figura professionale responsabile che cura tutti gli aspetti di un tour operator quali ad esempio l’organizzazione e la vendita di viaggi e servizi legati al turismo; e che è un lavoro che richiede doti organizzative e di gestione.

Il direttore tecnico è un soggetto esplicitamente preposto alla conduzione dell’attività tecnica, quindi con precise responsabilità relativamente alla gestione tecnica delle operazioni svolte.

La qualifica di Direttore tecnico si acquisisce superando uno specifico esame di idoneità che viene bandito dalle Regioni o dalle Province (o Città Metropolitane).

Per diventare direttori tecnici nel settore turistico è necessario avere almeno un diploma di scuola superiore (ottenuto preferibilmente in ambito turistico o linguistico; bisogna frequentare dei corsi (alcune Regioni richiedono anche l’iscrizione in un apposito registro); inoltre, è molto utile la conoscenza di almeno due lingue. 

Chi vuole aprire un tour operator, ma non ha le competenze come direttore tecnico, può anche assumere un professionista esterno.

Per l’autorizzazione allo svolgimento dell’attività, in alcune Regioni, è obbligatorio il versamento di apposito Deposito Cauzionale (o polizza fidejussoria alternativa), in osservanza delle disposizioni previste in materia dalla convenzione internazionale relativa ai contratti di viaggio di cui alla Legge 1084/1977, nonché dal Decreto Legislativo 206/2005 riguardo ai circuiti «tutto compreso».

Il deposito Cauzionale ha la funzione di copertura di eventuali versamenti dovuti per sanzioni amministrative pecuniarie non corrisposte, a fronte di ordinanze, ingiunzioni di pagamento, ecc.

E’ inoltre necessario dotarsi di apposita polizza assicurativa RC a garanzia dell’esatto adempimento degli obblighi assunti verso i clienti con il contratto di viaggio e in relazione al costo complessivo dei servizi offerti, nell’osservanza delle disposizioni previste in materia dalla convenzione internazionale relativa ai contratti di viaggio di cui alla Legge 1084/1977, nonché del D.lgs 79/2011.

Da luglio 2016, i Tour Operator e le agenzie di viaggi debbono obbligatoriamente dotarsi di una copertura per il rischio di insolvenza o fallimento. E’ necessaria inoltre l’iscrizione nel Registro delle Imprese tenuto dalla CCIAA competente per le specifiche attività aventi ad oggetto l’organizzazione di soggiorni, viaggi e/o vacanze

Per avviare un tour operator tradizionale, è inoltre necessario acquistare o affittare un locale in cui aprire l’ufficio. Fatto ciò, sarà necessario munirsi delle attrezzature (scrivanie, lampade, PC, ecc.), ed assumere il personale necessario a svolgere l’attività.

È molto importante in questa fase informarsi ed osservare le norme urbanistiche e igienico – sanitarie vigenti, anche perché prima di aprire il tour operator, una volta richieste le necessarie autorizzazioni, ci sarà un controllo degli agenti di polizia locale e dei vigili del fuoco.

Altro passo fondamentale, è poi quello di sbrigare le pratiche burocratiche necessarie (può essere utile affidarsi ad un commercialista per farlo). In particolare: si deve aprire la Partita IVA; si deve procedere a registrare l’attività all’Agenzia delle Entrate e presso la Camera di Commercio; si deve richiedere la licenza necessaria ad operare nel settore turistico all’amministrazione competente; inoltre, bisogna iscriversi all’INPS per il versamento dei contributi previdenziali.

Oltre a questi adempimenti, è poi necessario segnalare l’inizio dell’attività (S.C.I.A) alla Provincia in cui si vuole stabilire la sede del tour operator.

Nello specifico, si dovranno presentare all’amministrazione: una polizza assicurativa per garantire i terzi da eventuali danni; un deposito cauzionale o una polizza fideiussoria (ossia la garanzia di una banca o di una assicurazione), necessari a coprire eventuali sanzioni emesse nei confronti del tour operator (ogni Regione stabilisce la somma da versare a titolo di deposito cauzionale).

Come avere successo aprendo un tour operator

Come premesso aprire un tour operator richiede delle competenze e conoscenze specifiche, sia in ambito di viaggi, che in ambito di marketing.

Infatti la concorrenza in questo settore è sempre numerosa, e se non si sta al passo con le novità che arrivano dai diversi Paesi nel mondo, non si fa un business plan, non si scelgono fornitori che propongono contratti a condizione vantaggiose, si rischia di rimanere indietro e compromettere la propria attività.

D’altra parte condurre un’attività come tour operator prevede delle spese continue. Oltre a quelle ordinarie infatti, si devono sempre pagare strutture, alberghi, ristoranti, compagnie aeree, servizi di trasporti, ecc.

Chi opera come tour operator per avere successo deve dunque prestare un’attenzione particolare ai clienti, organizzando viaggi completi e divertenti, e creandosi un’immagine affidabile. Per fare ciò, è molto importante ad esempio seguire sempre i clienti, anche durante i viaggi, e risolvere i loro eventuali problemi.

Inoltre, è un buon punto di partenza quello di stringere degli accordi con strutture e fornitori. È infatti necessario diventare un punto di riferimento anche con gli operatori del settore nazionali, europei ed internazionali, al fine di ricevere delle convenzioni, avendo così la possibilità di offrire dei pacchetti specifichi ai clienti, magari ideati in base alle loro esigenze.

Ma fare il tour operator non significa solo aiutare le persone a recarsi all’estero, ma anche essere un riferimento per gli stranieri che vogliono venire nel Paese in cui il tour operator si trova.

È opportuno quindi conoscere in modo adeguato il territorio locale, stipulando accordi e collaborazioni con strutture ricettive, musei, chiese e tutti quei luoghi in cui è possibile stabilire una tappa del pacchetto di viaggio che si vuole offrire.

Anche per questi motivi, per chi opera come tour operator è importante avere la conoscenza delle lingue, così da trattare direttamente con le imprese o per fornire ai clienti l’adeguato supporto.

Il consiglio più importante per avviare un tour operator di successo è senza dubbio quello di specializzarsi in un singolo servizio. 

Piccolo o grande che sia il capitale iniziale, investire su diverse nicchie non farà che disperdere gli sforzi di marketing. Devi creare un’entità chiara, il tuo messaggio chiaro a prova di tonto, anche un bambino di 3 anni deve capire in tre secondi cosa vendi e per chi.

Il primo passo verso il fallimento infatti è proprio quello di non aver identificato il proprio cliente target.

Creare una community intorno alla tua offerta farà tutta la differenza del mondo.

Ovviamente dovrai anche e sopratutto aprire un sito professionale della tua attività e per farlo non esiste modo migliore se non quello di leggere ITS, il mio manuale che ti prende per mano e passo passo ti aiuta a creare un sito professionale capace di generare milioni di visitatori ogni anno.