Aprire uno studio dentistico: requisiti e consigli per dentisti

Sei un dentista e sei stanco di lavorare alle dipendenze altrui? Vuoi finalmente aprire uno studio dentistico professionale e avere i tuoi clienti?

Benissimo, in questa guida troverai i primi consigli basilari per aprire la tua attività, dalla burocrazia alla strategia per trovare nuovi pazienti.

Probabilmente se vuoi aprire uno studio dentistico a tua volta sei un dentista, oppure lo stai per diventare, o al contrario sei un imprenditore che vuole investire in un settore redditizio come quello della cura dei denti.

Per avere successo infatti non è sufficiente essere un dentista abilitato, ma è necessario avere una visione manageriale d’insieme che renda chiari gli obiettivi da raggiungere e le strategie per farlo.

Uno studio dentistico è un’attività imprenditoriale vera e propria con personale da assumere, con budget da rispettare, con clienti da trovare e mantenere, saper risolvere i problemi dentistici dei pazienti è solo uno degli aspetti da tenere in considerazione.

Certamente la professionalità del dentista/dentisti è il punto nevralgico del business, ma da sola non basta per garantire la soddisfazione del cliente.

Dovrai infatti saper progettare dei locali idonei all’attività, saper gestire gli appuntamenti, offrire un servizio clienti impeccabile, tenere puliti gli ambienti di lavoro, saper comunicare la tua professionalità, organizzare campagne di marketing, gestire il fatturato, tenere basse le spese, ordinare la merce e così via.

Come vedi le cose da considerare sono molte.

Requisiti per aprire uno studio dentistico

aprire uno studio dentisticoCi sono degli step da rispettare se si vuole aprire uno studio odontoiatrico capace di stare sul mercato del lavoro.

Il primo dei requisiti da rispettare è quello di essere dei dentisti esperti o di averne qualcuno disposto a lavorare per noi.

Il percorso formativo del dentista inizia dalla laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria, percorso universitario che dura 6 anni ed è presente in oltre 30 istituti italiani. Si tratta di un corso di laurea a numero chiuso nazionale, quindi con un test di accesso da superare.

Il corso dei sei anni si conclude con un tirocinio pratico formativo che precede l’esame di abilitazione composto da prove teoriche e pratiche.

L’ultimo step per diventare dentista è l’iscrizione all’Albo degli odontoiatri della provincia di residenza. Per farlo, bisogna presentare domanda di iscrizione all’Ufficio preposto dell’Ordine dei medici-chirurghi e degli odontoiatri.

Una volta abilitati, il consiglio è quello di lavorare alcuni anni al fianco di dentisti più anziani ed esperti prima di buttarsi nella libera professione in maniera autonoma.

Step per aprire uno studio dentistico

La fase progettuale di un’azienda inizia dal Business Plan necessario per stabilire non solo l’entità dell’investimento, ma anche il fatturato potenziale da raggiungere per garantire la redditività dell’attività.

Uno studio dentistico ben progettato avrà infatti bisogno di locali idonei, macchinari professionali e personale per coprire tutte le necessità.

Uno studio è composto da una reception, una sala d’attesa, i locali dove opera il professionista più eventuali magazzini.

Le caratteristiche funzionali dello stabile da analizzare sono: l’agibilità per i portatori di handicap (rampe e/o ascensore per disabili per il raggiungimento del piano), la presenza di una portineria e, aspetto non secondario, di servizi pubblici (trasporti e parcheggi).

Un buon progetto parte dall’analisi della struttura organizzativa, dalle attività svolte, dal numero di pazienti previsti e dal tipo di macchinari previsti.

Molto importante è la scelta della location, l’area dovrà idealmente avere un numero potenziale di clienti molto alto, mal servito da altri studi dentistici.

Non sempre le grandi città sono la scelta migliore, spesso piccoli centri abitati senza copertura potrebbero rappresentare un buon punto d’inizio.

Sicuramente puoi valutare di aprire l’attività insieme da altri professionisti sanitari così da condividere spese importanti quali ad esempio la reception: assumere una brava segretaria che coordina gli appuntamenti insieme ad altri professionisti è un grosso risparmio economico.

I locali in cui si intende aprire lo studio devono avere la destinazione d’uso dell’immobile del tipo A10 (Uffici e studi privati); inoltre è necessaria l’autorizzazione condominiale ove presente.

I locali operativi dovranno essere separati tra loro e dagli altri in maniera idonea a garantire la segretezza delle prestazioni eseguite

Permessi per aprire uno studio odontoiatrico

Nella normativa italiana sono previste due tipologie diverse di luoghi in cui un dentista a può svolgere la sua professione: lo studio e la struttura (casa di cura o ambulatorio).

Lo studio, anche associato, è il luogo ove l’odontoiatra esercita la professione e non necessita di autorizzazione all’apertura, a meno che ciò non sia espressamente previsto dalle Leggi regionali.

Tale autorizzazione è richiesta soltanto in casi specifici dove all’interno della struttura si preveda la cura di determinate patologie che pertanto assumono un carattere distinto rispetto al normale esercizio della propria professione.

Quando invece l’attività svolte si limitano allo svolgimento dell’attività professionale con la persona che tale attività direttamente vi esercita, l’autorizzazione non è necessaria.

Gli adempimenti necessari per poter aprire uno studio dentistico sono molteplici e possono essere suddivisi in adempimenti precedenti l’apertura e in adempimenti durante lo svolgimento dell’attività:

  • Iscrizione all’Ordine e all’Albo degli Odontoiatri;
  • Apertura di una posizione I.V.A. e il possesso dei relativi libri contabili;
  • Destinazione d’uso dell’immobile: A10: “Uffici e studi privati”;
  • Autorizzazione condominiale;
  • Rispetto delle norme relative alla pubblicità sanitaria e alle targhe
  • Stipula di un contratto con ditte autorizzate per lo smaltimento dei rifiuti speciali e\o pericolosi
  • Impianto elettrico adeguato alla legge 46/90 ( gli studi odontoiatrici vengono considerati ambulatori medici di tipo A);
  • Rispetto delle norme di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (Legge 626/94);
  • Possesso dei farmaci e materiali necessari in caso di emergenze sanitarie;
  • Rispetto della normativa inerente la conformità dei dispositivi medici su misura (Direttiva 93/42 CEE);
  • Adozione delle misure salva privacy (Dlgs. 196 del 30/06/03);
  • Comunicazione di detenzione dell’apparecchio radiografico 30 giorni prima dell’entrata in possesso di un apparecchio, all’ASL competente, ai Vigili del Fuoco e all’Ispettorato Provinciale del Lavoro;
  • nomina dell’esperto qualificato (D. Legs. n° 230/1995 modificato dal 187/2000 e dal 241/2000);
  •  tassa di concessione regionale per l’apparecchio con una tensione inferiore ai 100 Kvolt;
  •  premio assicurativo INAIL per ogni tubo radiogeno installato;
  • norme antincendio (DM del 18 settembre 2002 e DM del 10 marzo 1998);

Con l’iscrizione all’Ordine si viene anche automaticamente iscritti all’ENPAM.

Apertura di una posizione I.V.A. e il possesso dei relativi libri contabili saranno simili al resto delle attività imprenditoriali.

I rifiuti delle attività sanitarie vengono considerati “rifiuti speciali” e, tra questi, alcuni vengono considerati “pericolosi” e pertanto devono essere smaltiti da parte di ditte autorizzate a farlo.

Per ulteriori approfondimenti, leggi la guida ufficiale del Ministero della Salute che stabilisce i requisiti minimi necessari per avviare una struttura sanitaria che fornisce servizi dentistici alla popolazione.

Come trovare clienti

La pubblicità nel settore sanitaria è strettamente regolamentata sia a livello legislativo che deontologico. Per qualunque tipo di pubblicità, anche per quelle consentite, è necessario il nulla – osta da parte dell’Ordine.

Pertanto è necessario presentare domanda presso la segreteria, che fornirà le linee guida al riguardo.

Come per qualsiasi attività imprenditoriale, dovrai dotare lo studio dentistico di una strategia comunicativa chiara ed efficace rivolta ad uno specifico target di pazienti.

Particolarmente utile sarà specializzarsi in uno specifico ambito della cura dei denti, dalle protesi dentarie per anziani, agli apparati correttivi per bambini, la specializzazione garantisce un livello maggiore di professionalità e quindi di efficacia della propria attività.

Come per qualsiasi imprenditore, puoi usare il web per aprire un sito internet grazie al quale potrai dare visibilità alle tue competenze.

Se sei un dentista desideroso di avere una propria presenza online, ti consiglio di leggere la mia guida ITS dove spiego nei dettagli come aprire un sito internet efficace.