Gestire entrate e uscite della propria azienda non è semplice, per questo il consiglio offerto dai professionisti generalmente è quello di avere un conto corrente dedicato esclusivamente a questo tipo di movimenti. E’ utile perché chi si occupa di calcoli e bilanci, in questo modo ha tutti i dati necessari a portata di mano. Può rivelarsi utile anche in caso di un controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Nonostante non è obbligatorio in Italia avere un conto corrente dedicato all’impresa, è fortemente consigliato per una questione pratica. In questa guida vogliamo analizzare punto per punto quali sono le caratteristiche che deve avere un buon conto corrente aziendale, cercando di rispondere anche ad alcune delle domande che generalmente si fanno coloro che per la prima volta si mettono in proprio.
Posso usare un conto corrente a uso personale?
29Basta dare un’occhiata ai conti correnti a uso aziendale per capire che le spese di gestione sono molto più alte e spesso non sono sostenibili per un’attività appena nata. La buona notizia è che non c’è una legge che obbliga ad aprire uno di questi conti, vale a dire che si può utilizzare un conto ad uso personale e intestato a una persona fisica.
Il sito cartetop.it propone tanti esempi di carte che possono essere utilizzate senza problemi a livello aziendale per via delle ottime condizioni proposte e che si adattano molto bene anche alle esigenze di chi ha aperto da poco un’azienda.
Quello che noi generalmente consigliamo però è di non mischiare i movimenti di carattere personale con quelli relativi al lavoro per una semplice questione di praticità e per non dover dare eventuali spiegazioni in caso di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Come scegliere un conto corrente aziendale
Un conto corrente è associato a una banca. Di conseguenza non sono solo le condizioni contrattuali del conto a dover essere tenute in considerazione. La solidità della banca e la sua presenza sul territorio per esempio sono altrettanto importanti.
Grazie a internet oggi è possibile fare comparazioni veloci tra i vari conti correnti, perciò valutare le funzionalità di ognuno è semplice. Richiede però molta attenzione perché ogni attività è diversa e se per alcune un certo servizio è inutile, per altre può risultare fondamentale.
Basta pensare per esempio al fatto di avere una carta di credito o un conto deposito associato, oppure poter richiedere il POS per i pagamenti in negozio. Se quest’ultimo non interessa al libero professionista che lavora in smart working, è necessario per un negozio fisico.
E’ la banca giusta?
Prima di aprire un conto corrente aziendale bisogna assicurarci che sia tutelato dal Fondo interbancario di tutela dei depositi, cioè prevede una copertura fino a 100.000€. La maggior parte delle banche oggi lo prevede ed è sinonimo di affidabilità.
E’ molto importante scegliere di aprire un conto presso una banca affidabile e solida, specialmente se si prevede di fare grandi movimenti di soldi noi suggeriamo di affidarsi a un consulente finanziario.
Si può scegliere la banca sia online che con presenza sul territorio. Ancora una volta si tratta di una decisione molto personale e tanto dipende da quelle che sono le proprie esigenze. Per alcuni è necessario poter raggiungere la banca fisicamente in caso di problemi, per parlare di persona con un operatore. Per altri non è poi così necessario.
Attenzione ai costi
Senza dubbio è questo l’aspetto che più preoccupa tutti coloro che stanno per aprire un conto corrente. Ogni banca offre diversi tipi di conti e alcuni possono essere più o meno costosi in base alle funzionalità e i servizi che offrono.
Ci sono diversi istituti di credito che oggi offrono conti a canone zero, anche se di solito sono piuttosto limitati possono andar bene per una piccola attività imprenditoriale all’inizio. In qualsiasi momento infatti è comunque possibile cambiare.
C’è da fare la distinzione poi tra i costi fissi e quelli variabili. Quelli fissi sono mensili o annuali e si sa sempre quanto si spende. I costi variabili prevedono il pagamento per ogni operazione effettuata.
La banca può richiedere di sostenere alcune spese anche in caso di costi fissi. Questo accade normalmente per i bonifici istantanei, ma anche se per esempio vengono attivate le notifiche via SMS, oppure quando è stato superato un certo numero di bonifici ordinari.