Continua la nostra ricerca tra le idee business legate all’agricoltura.
Se hai intenzione, o più semplicemente una curiosità, di avviare una coltivazione di frutti di bosco, questo articolo ti fornirà le risposte di cui hai bisogno.
Prima di passare all’articolo, mi presento, mi chiamo Alessandro e gestisco il blog Aprire Azienda.
Il tema centrale del sito è il business e tutte le variabili ad esso coinvolte.
Le sezioni del sito sono suddivise in categorie e tag.
Le principali sezioni sono appunto il business agricolo e le attività all’estero. Se vai di fretta, salva il blog sui tuoi preferiti e ritorna a trovarmi con calma.
Con pù di 300 articoli, trovare l’argomento desiderato potrebbe risultare faticoso 🙂
L’articolo che hai di fronte si struttura in tre parti.
La prima riguarderà gli aspetti generali della coltivazione, con aiuti e consigli pratici per coltivare i frutti di bosco con successo.
Nella seconda parte vedremo gli aspetti fiscali e burocratici per avviare un business agricolo, mentre nell’ultima parte vedremo alcuni consigli per promuovere la tua attività.
Aprire Azienda è lieto di augurarti una buona lettura!!!
Coltivare i frutti di bosco: aspetti generali
I frutti di bosco sono un gruppo variegato di frutti buonissimi e salutari, la domanda di prodotti genuini supera l’offerta nostrana, quindi l’avvio di un business di frutti di bosco è un buon modo per arrotondare il proprio reddito.
I frutti di bosco sono un raggruppamento di diverse specie di frutti che hanno in comune la caratteristica di crescere nel sottobosco.
I vari frutti all’interno di questa categoria possono differire notevolmente dal punto di vista botanico, ma dal punto di vista alimentare tendono ad essere raggruppati tutti insieme.
Le specie più conosciute dal punto di vista economico sono:
- More (Rubus fruticosus):
Le more sono il frutto della pianta spinosa chiamata comunemente rovo. In Italia maturano in agosto e settembre; il gusto è variabile da dolce ad acidulo.
Le specie spontanee sono circa 40 ma solo la specie fruticosus senza spine viene coltivata dall’uomo.
Il rovo è una pianta piuttosto robusta che predilige terreni medio organici di medio impasto con valori di PH leggermente aciduli.
Il rovo viene coltivato in zone collinari non superiori agli 800 metri di altitudine.
- Mirtilli (Vaccinium);
Ci sono diverse specie di mirtillo coltivate in Italia, le più comuni sono la varietà mirtillo americano, il mirtillo nero e il mirtillo rosso.
Il periodo di maturazione in Italia sono i mesi da Giugno a Settembre.
La pianta del mirtillo è un arbusto cespuglioso con fiori bianchi che generano la caratteristica bacca bluastra con polpa biancastra acidula.
Il mirtillo necessita di un terreno ricco in materia organica, ben drenato con un PH acido (4-5).
Il mirtillo resiste bene al freddo ma necessita di una buona esposizione solare durante il periodo di maturazione, la coltivazione non deve superare gli 800 metri di altitudine.
- Lamponi (Rubus Ideus);
Il lampone è un arbusto cespuglioso presente in tutto il territorio italiano fino a 1600 metri di altitudine. La fioritura avviene normalmente tra maggio e giugno mentre il frutto, composito, matura in tarda estate o inizio autunno.
La produzione agricola italiana non è sufficiente a coprire il fabbisogno nazionale, per questo la coltura del lampone è un business con ottime prospettive di crescita.
La pianta del lampone resiste alle basse temperature invernali e le elevate temperature estive, a patto che il rifornimento idrico sia adeguato.
- Ribes (Ribes);
Esistono 3 tipi diversi di ribes coltivato: nero, rosso e bianco. Il primo è generalmente usato nella lavorazione mentre il rosso e bianco sono consumati prevalentemente fresco.
Il Ribes si adatta bene ai vari tipi di terreno, preferendo quelli soffici, ricchi di humus, ben drenati e leggermente acidi. Nei terreni poveri, i frutti sono più aromatici e profumati a discapito però della resa.
Altre specie meno coltivate ma comunque importanti sono l’Amarena, le fragoline di bosco, il Sambuco, l’Uva spina, la Ciliegia selvatica, il Gelso e l’Ossicocco.
I frutti di bosco hanno in comune le notevoli proprietà benefiche per l’alimentazione umana derivanti dalle numerose sostanze nutritive come la vitamina C, i sali minerali, fibre, fruttosio e fenoli.
Questi frutti vengono utilizzati, anche se in maniera minore rispetto alla frutta tradizionale, per il consumo fresco, per la preparazione di gelati, yogurt, torte e succhi di frutta.
Se paragoniamo i prezzi al dettaglio dei frutti di bosco, notiamo un incremento del loro costo rispetto ai frutti più consumati come mele e pere.
Uno dei motivi di questa differenza di prezzo è l’alta deperibilità del prodotto fresco.
I frutti di bosco sono molto richiesti dal mercato e infatti una buona quota consumata in Italia viene importata dall’estero.
Noto il caso dei frutti di bosco congelati provenienti dall’est europa infetti da epatite. Un motivo in più per consumare prodotti italiani al 100%.
Le aziende agricole italiane coinvolte nella produzione di frutti di bosco sono ancora poche e il mercato potrebbe essere un buono sbocco per diversificare le entrate.
Come noto, un imprenditore agricolo deve contare su quante più entrate possibili e la coltivazione dei frutti di bosco è un mercato di nicchia ma molto interessante.
In Italia ci sono circa 350 ha di terreno coltivato a frutti di bosco, con una produzione annua di circa 3000 tonnellate.
La quota importata dall’estero arriva a 10.000 tonnellate, provenienti soprattutto dai paesi del nord europa.
Caratteristiche tecniche per coltivare i frutti di bosco
Data la varietà dei frutti di bosco, le tecniche di coltivazione differiscono.
Ogni varietà necessita di pratiche differenti, tuttavia esistono alcune caratteristiche generali per la coltivazione dei frutti di bosco.
Nonostante le differenze, i frutti di bosco in natura condividono l’habitat naturale del sottobosco italiano.
Questo ambiente ha delle caratteristiche chimico fisiche comuni come la leggere acidità e la forte umidità del terreno.
I frutti di bosco non hanno esigenze strette, per questo motivo sono coltivabili in quasi tutte le zone collinari italiane.
Le condizioni climatiche nel nostro paese sono ottime in quanto hanno la giusta escursione termica, la corretta esposizione solare e la piovosità.
Tuttavia, nonostante l’adattabilità, il nord dell’Italia è più indicato rispetto al sud, soprattutto per la piovosità più elevata.
Se vuoi avviare una coltivazione, devi prestare particolare attenzione alla scelta del terreno.
Anche se la natura chimica è importante, il fattore principale è l’accessibilità del terreno ad un impianto di irrigazione, essenziale per il corretto sviluppo delle piante.
La presenza di acqua è infatti essenziale per una corretta crescita dei frutti di bosco. Gli impianti consigliati sono quelli di micro irrigazione sia per i costi che per l’utilizzo.
Un metodo innovativo è la coltivazione idroponica, cioè coltivare su un substrato inerte senza terreno, e fornire alla pianta acqua e sostanze nutritive. Qui sotto un video esplicativo.
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Date le esigenze, è sconsigliato coltivare i frutti di bosco a quote superiori agli 800 metri dal livello del mare.
Il terreno deve avere un’ottima esposizione solare ma essere al riparo dai forti venti e dalle gelate tardive.
In linea generale, i frutti di bosco sono arbusti cespugliosi, pertanto nella coltivazione è consigliato prevedere delle strutture di sostegno alla crescita della pianta.
Per dare un’idea generale della procedura tecnica, i step per avviare una coltivazione di frutti di bosco sono:
- Scelta del terreno;
- Analisi chimico-fisica per scegliere il frutto migliore;
- Decidere la presenza oppure no di un telo pacciamante;
- Decidere se aggiungere sistema di sostegno e di copertura;
- Preparazione del terreno;
- Messa a dimora delle piante;
- Sistema di irrigazione;
Qui sotto, ti consiglio la visione di alcuni utilissimi video per la coltivazione dei frutti di bosco.
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Vedere la passione di questi ragazzi riempie il cuore di gioia e speranza per il futuro.
Coltivare i frutti di bosco oggi è un ottima opportunità imprenditoriale perché, oltre alla gratificazione personale, la domanda in Italia supera di gran lunga l’offerta.
Il vero problema dell’imprenditore agricolo è commercializzare il prodotto senza sottostare alle leggi della grande distribuzione. Questo problema verrà affrontato nel capitolo finale di questo articolo.
Come avviare una coltivazione di frutti di bosco
Come affermo nel 100% dei miei articoli, imprenditori non ci si improvvisa.
Eliminare del tutto il rischio imprenditoriale è impossibile, tuttavia, usando un approccio razionale, è possibile crearsi il proprio lavoro.
In Italia, per aprire un’azienda agricola, si deve sottostare a determinati requisiti. La scelta burocratica può cadere o come coltivatore diretto oppure come imprenditore agricolo.
Se ti interessa, leggi anche differenze tra imprenditore agricolo e coltivatore diretto.
Per ottenere la qualifica necessaria, servono o studi specifici oppure la frequentazione di corsi tecnici.
Qualsiasi sia la tua ambizione, prima di investire aprendo un’attività commerciale, testa le tue capacità come coltivatore prima di metterti in regola.
Tutto ciò è possibile se non vendi il prodotto e avvii il tuo business amatorialmente per testare le tue capacità tecniche prima che burocratiche e commerciali.
L’avvio di un’azienda agricola ha dei costi fissi precisi, e gli investimenti devono essere adeguati al raggiungimento di una produzione minima per coprire le spese.
Senza un’adeguata preparazione tecnica preliminare, investire senza saper coltivare è un vero e proprio suicidio commerciale.
Inizia in piccolo, allestisci una piccola produzione familiare, testa il clima e la qualità del terreno, approfondisci le tue conoscenze, studia e fai network di appassionati del settore.
Solo così sarai pronto ad avviare una coltivazione di frutti di bosco di successo.
Strategie per un impianto di coltivazione redditizio
La parte tecnica e burocratica sono settori dell’azienda che vengono superati con impegno e pazienza.
La parte più difficile, slegata in parte dal nostro impegno, è la commercializzazione del prodotto.
In Italia, la difficile situazione degli agricoltori è nota per via della grande distribuzione che trattiene gran parte dei guadagni a discapito di produttori e coltivatori.
Oggi, grazie ad una maggiore consapevolezza, i clienti si stanno sempre più rivolgendo direttamente al produttore scavalcando gli inutili intermediari.
Un produttore di frutti di bosco deve lavorare per creare sin dagli inizi un canale di vendita diretto con il cliente finale per mantenere il proprio business in attivo.
Avere uno sbocco commerciale diretto ti permette di vendere il tuo prodotto a prezzi competitivi per il cliente ma comunque profittevoli per te che lavori la terra.
Per farlo, il produttore deve partecipare ai mercati della zona, collaborare con le associazioni locali che gestiscono negozi a km zero, partecipare agli eventi e magari lavorare i frutti di bosco trasformandoli in prodotti lavorati come yogurt e marmellate.
I prodotti lavorati hanno un tempo di conservazione maggiore, in questo caso è possibile inoltre avviare un canale di vendita online serio e affidabile.
Molto importante è inoltre la qualità del proprio prodotto. La coltivazione biologica è il futuro dell’agricoltura, produci frutta biologica e promuovi la genuinità dei prodotti.
Coltivazione di frutti di bosco: conclusioni
Questo articolo è certamente rivolto agli aspiranti imprenditori agricoli del domani, tuttavia nasconde un appello forte e sincero anche a te semplice consumatore.
Smetti di buttare soldi in oggetti inutili e costosi e investi parte del tuo reddito comprando e sostenendo i piccoli produttori agricoli, soprattutto biologici.
I prodotti alimentari di qualità sono leggermente più costosi rispetto alla grande distribuzione, ma il valore aggiunto che ne ricevi in cambio non è paragonabile.
I prodotti industriali non hanno, e non avranno mai, le qualità benefiche dei prodotti freschi e biologici e la passione dei piccoli produttori va sostenuta con il portafoglio, non con le chiacchiere.
A parole siamo tutti contro gli OGM e i cibi spazzatura, ma nei fatti ci buttiamo in prodotti scadenti per risparmiare pochi centesimi.
Frequenta i mercati, i negozi di quartiere, rivolgiti alle aziende agricole della zona, vai alla fonte e sostieni chi lavora duramente per produrre cibo di qualità.
Il corpo umano ha bisogno di natura, di sostanze benefiche, di principi attivi che non si trovano nelle merendine confezionate. Specialmente se hai dei bambini, usa il polso di ferro e abituali a consumare prodotti freschi. In gioco c’è il nostro e il loro futuro.
Se hai il sogno imprenditoriale legato alle aziende agricole, ti consiglio di leggere il mio ebook “Azienda agricola 2.0“.
I giovani hanno giustamente paura ad investire in un mercato a loro sconosciuto. Io sono convinto che il primo passo sia l’informazione e la formazione, binomio perfetto dell’imprenditore agricolo di successo.
Con impegno e determinazione, ho riportato burocrazia, finanziamenti, consigli e soprattutto strategie reali per creare un’attività agricola di successo.
Non devi rimandare i tuoi sogni ma non devi neanche partire impreparato.
Grazie all’ebook scoprirai dei consigli preziosissimi per ideare un business agricolo innovativo e di qualità.
Prima di salutarci, voglio inoltre consigliarti la storia di Francesco, giovane coltivatore di frutti di bosco.
Se apprezzi l’impegno costante nell’aiutare di Aprire Azienda, condividi l’articolo con i tuoi amici e vieni a trovarci nel gruppo Facebook MAI ARRENDERSI.
Non te ne pentirai.
Grazie, a presto.
VORREI FARE UNA PICCOLA PIANTAGIONE DI LAMPONE E PROVARE COME VA SPERO POSSIATE AIUTARMI NELLA MIA AVVENTURA
ciao Walter, nell’ebook http://www.synapsespa.it/azienda-agricola-ebook trovi le info per la burocrazia e i fondi
Ho una coltivazione di MORE ma non so a chi venderle. Mi potete consigliare?
Il link non funziona! Si potrebbe ripristinare? Grazie
Salve, ho letto con attenzione diversi articoli ,ho una neonata azienda agricola, per ora produco esclusivamente olio extra vergine di oliva ma vorrei creare una coltivazione di frutti di bosco quali more lamponi e mirtilli, ho a disposizione circa 2 ettari di seminativo su cui attualmente produco fieno ma a novembre vorrei installare appunto una coltivazione di circa 1000 mq di frutti di bosco.
vorrei poter avere una figura di riferimento a cui potermi affidare per instradarmi in questa nuova sfida, come posso fare ?
Ho letto molto ma credo che affidarsi a qualcuno del settore potrebbe ridurre i rischi e produrre invece notevole beneficio, a chi posso rivolgermi?
Grazie
Tullia Valiante.
nel terzo video si parla di ricerca per creare frutti e quindi piante geneticamente modificate… interessante comunque.