L’Italia è un paese meraviglioso: qui infatti abbiamo la maggior parte del patrimonio artistico mondiale, il Made in Italy terzo brand al mondo, un clima invidiato dal mondo intero e una gastronomia tra le migliori al mondo.
I nostri prodotti agricoli sono copiati ovunque, il Parmigiano diventa Parmesan, il Lambrusco diventa Labruscon, il Verdicchio fatto in polvere, l’olio d’oliva riciclato per italiano, ma in realtà tunisino, i pomodori cinesi venduti per italiani autentici, il fatto che tutti ci copiano se da una parte danneggia il nostro patrimonio culinario, dall’altro deve farci capire quale e quanto valore ha quello che noi diamo per scontato.
Non è certo un mistero che il settore agricolo rappresenta un’opportunità per molti aspiranti imprenditori che vogliono dar vita ad un’attività in proprio.
Tuttavia, aprire un’azienda agricola è un’impresa non indifferente perché servono capitali importanti e strategie chiare per raggiungere dei risultati tangibili.
Il percorso che porta una persona a diventare imprenditore agricolo è pieno di insidie che vanno affrontate volta per volta senza scoraggiarsi.
Ci sono delle domande a cui trovare risposta e tra queste sicuramente c’è quella di dove aprire l’azienda.
Dove aprire un’azienda agricola
Spesso chi decide di avviare un’azienda agricola possiede già un terreno e degli annessi agricoli più o meno adatti all’impresa, ma altrettanto spesso chi decide di investire si ritrova a partire da zero.
Ovviamente se hai già terreni e annessi è facile stabilire la locazione dell’azienda, se invece devi partire da zero, devi valutare attentamente diversi aspetti.
I primi fattori da considerare quando si valuta l’apertura dell’azienda agricola è l’entità dell’investimento e se verrà svolta l’attività come attività primaria o meno.
Dico questo perché se apri un’azienda agricola come secondo lavoro non riuscirai ad ottenere la qualifica e quindi i vantaggi dell’imprenditore agricolo in quanto il tuo reddito agricolo non supera il 50% del reddito totale.
Il discorso si semplifica se l’azienda agricola è situata in un‘area svantaggiata dove il reddito agricolo scende al 25% permettendo di fatto anche ai lavoratori di ottenere la qualifica da IAP.
Le aree svantaggiate hanno un vantaggio enorme, tuttavia presentano dei limiti logistici in quanto non tutte le attività agricole possono essere svolte in queste zone.
Ideale per le aree svantaggiate sono attività come l’apicoltura, l’allevamento di animali allo stato brado, colture adatte alle piccole estensioni come i frutti di bosco o la canapa da fiore, mentre risultano difficili attività estensive e delicate come ad esempio la coltivazione del grano e del mais.
Ogni Regione italiana ha le sue condizioni climatiche caratteristiche che limitano il campo d’azione nella scelta delle colture.
Per alcune attività agricole, il clima è il principale fattore attorno al quale decidere, mentre per altre attività è abbastanza ininfluente.
Nel primo caso, pensiamo alle coltivazioni di mele del nord Italia e quelle di agrumi al sud, mentre per il secondo caso rifletti sulle colture in serra dove le condizioni climatiche sono controllate artificialmente.
All’interno di una stessa fascia climatica, le condizioni microclimatiche all’interno dell’area possono variare a seconda dell’altitudine, della pendenza, dell’accesso alle fonti d’acqua e dell’esposizione al sole che faranno variare i livelli di umidità e di piovosità.
Devi inoltre svolgere un’analisi chimica e morfologica del terreno.
I terreni possono essere classificati in base alla tessitura (composizione percentuale delle sue particelle solide distinte per classi granulometriche), alla struttura (proprietà derivata dall’aggregazione delle particelle terrose) e dalla composizione chimica.
Oltre ai parametrici appena citati, devi inoltre valutare l’accessibilità del lotto ai mezzi di lavoro, la presenza di acqua e i collegamenti con le reti di trasporto.
Come vedi sono molti gli aspetti da considerare quando devi decidere dove aprire un’azienda agricola. Per aiutarti, ho scritto la guida Azienda Agricola 2.0 proprio per aiutarti nella strategia di apertura di un’azienda agricola di successo.