Quante volte diciamo a noi stessi basta, voglio cambiare vita, voglio lasciare questo assurdo paese e emigrare definitivamente dove la vita è a misura d’uomo e non serve essere milionari per essere felici?
Molte non è vero?
Con lo scopo concreto di aiutare le persone, ho deciso di creare il blog Aprire Azienda per dare un quadro reale della vita fuori confine.
Frutto di diversi anni di esperienza tra diverse nazioni, voglio mettere online le lezioni che ho imparato sulla mia pelle.
Faccio questo perché uno degli argomenti più caldi e attuali del web è quello del trasferimento all’estero: ogni giorno migliaia di italiani abbandonano l’Italia alla ricerca di un cambiamento positivo e definitivo alla propria situazione.
Se la situazione in Italia peggiora ogni giorno, l’estero non sempre è la soluzione migliore alle nostre difficoltà.
Purtroppo l’estero da lontano è dipinto come un eldorado privo di problemi mentre la realtà è ben differente.
Nell’articolo di oggi vediamo insieme quali sono i paesi dove vivere con pochi soldi all’estero e soprattutto le informazioni necessarie per partire in maniera sicura e controllata.
Non aspettarti le classiche guide motivazionali stereotipate, in questa guida troverai un supporto concreto e realistico al tuo progetto.
Le ragioni che ti spingono al cambiamento
Quando decidiamo di cambiare vita e partire, non sempre abbiamo la mente lucida e preparata per farlo nel migliore dei modi.
Stressati da una vita che non sentiamo nostra, possiamo fare l’errore di sottovalutare i rischi e di partire impreparati.
Prima di prendere in considerazione l’estero, fermati a riflettere i reali motivi della tua insofferenza e considera le soluzioni.
Molte volte, presi dallo stress, non capiamo che forse la soluzione è molto più vicina a quello che pensiamo.
Stacca dalla vita quotidiana, isolati da tutti e domandati sinceramente perché sei stanco della tua vita italiana, quali sono le ragioni e perché sei disposto a mollare tutto per cambiare paese.
Alcune nazioni estere offrono opportunità lavorative e di vita molto maggiori dell’Italia, ma generalmente sono paesi ricchi e sviluppati.
Nazioni come il Regno Unito, il Canada, Usa, Danimarca, Olanda, Norvegia e Australia sono paesi efficienti e migliori dal nostro, ma non è assolutamente possibile vivere con pochi soldi.
In questi paesi devi avere un reddito elevato, una figura professionale specifica e richiesta, altrimenti rischi di passare da una vita insoddisfacente ad un’altra simile.
I paesi dove è possibile vivere con pochi soldi sono paesi sottosviluppati, dove forse la qualità della vita è migliore del mondo industriale occidentale, ma per vivere in certe nazioni devi avere una rendita autonoma, una pensione o un lavoro altamente specifico irreperibile nella manodopera locale.
Leggi anche: trasferirsi alle Isole Canarie
Illusioni e realtà di vivere con pochi soldi
In rete è possibile trovare centinaia di articoli sui paesi dove vivere con pochi soldi, ma non tutti rispecchiano la realtà.
I paesi dove la vita costa poco sono paesi dove le strutture sanitarie sono scarse, dove la qualità delle infrastrutture sono basse e molti servizi sono comunque cari.
Ti faccio un esempio: in Cambogia non troverai mai uno shampoo per meno di 3 dollari americani perché è un prodotto importato dall’estero.
Abituati allo standard occidentale, una stima minima mensile per vivere all’estero è 1000$ americani.
Per assurdo, è molto più facile vivere con pochi soldi in certe zone d’Italia che all’estero.
In Italia non ci sono costi come i visti e l’assicurazione sanitaria mentre nei paesi poveri questo avviene. Non voglio deludere le tue aspettative, voglio solo farti considerare con lucidità e freddezza alcuni aspetti da molti ignorati.
Cifre al di sotto dei 1000$ sono cifre a mio parere insufficienti per vivere una vita dignitosa e sicura all’estero. Immagino tu abbia una famiglia che rimane in Italia, immagino che un’emergenza capiti a tutti e i risparmi per il viaggio devi comunque averli.
Con pochissimi soldi è possibile vivere, o forse meglio dire sopravvivere, ma devi prepararti a una vita lontanissima dai standard a cui siamo abituati.
Immagina di trovarti in una bellissima isola asiatica, quante settimane riusciresti a essere felice se la sola cosa che puoi permetterti è una camminata sulla spiaggia? Poche immagino.
L’estero è bello ma devi avere comunque delle entrate dignitose.
Il consiglio per trasferirti serenamente è quello di crearsi un’entrata parallela dalla prima occupazione sfruttando le opportunità del web.
Come?
Io ho creato questo blog, tu potresti seguire una strada simile oppure diversa ma sempre fondata sul web. Se vuoi approfondire, leggi la guida ITS dove spiego come crearsi un lavoro sul web.
Le cose da fare prima di partire
Navigando in rete, ho letto decine e decine di storie di italiani emigrati all’estero poi finite male. Tutte queste brutte esperienze, a mio avviso, hanno dei tratti in comune.
Come già accennato in precedenza, l’estero non è l’eldorado, specialmente per coloro che lo idealizzano dopo aver letto alcune riviste che speculano sui reali bisogni della gente.
Il cambiamento è un processo a tappe crescenti e come tale va affrontato. Se ti fai prendere dalla fretta, diventi una preda appetibile per i vari truffatori che ogni nazione ha.
Stai attento, prendi le cose con calma, informati autonomamente e organizzati al meglio.
Studiare la lingua del posto
Nessuna esperienza all’estero è bella se non parli la lingua del posto. In alcune nazioni dove la lingua locale è molto difficile, devi almeno difenderti con l’inglese.
Organizza dei viaggi esplorativi
La già citata spiaggia da cartolina potrebbe diventare anche noiosa se vissuta 365 giorni all’anno. Se vuoi cambiare vita definitivamente, prima di mollare tutto testa la tua nuova situazione con diversi viaggi preliminari.
Come guadagnarsi la vita
I paesi a basso costo non offrono molte opportunità lavorative. L’ideale è avere un’attività online slegata dalla nazione in cui vivi, oppure una rendita mensile fissa o avere una qualifica professionale ricercata nei determinati paesi.
Se sei un pensionato, ricevendo il lordo della pensione, aumenti addirittura il tuo reddito.
Per calcolare il costo della vita da casa, puoi usare il portale Numbeo, un sito internet aggiornato con i prezzi ma che comunque non può sostituire un viaggio diretto.
Dove vivere con pochi soldi: come scegliere il paese adatto
Quando si deve scegliere dove vivere, parti sempre dal presupposto che devi avere un’esperienza diretta e continuativa della nazione desiderata.
Ognuno ha i propri gusti e necessità, ma alcuni punti sono comuni a tutte le situazioni.
Sicurezza e legalità
I paesi dove la vita costa meno, sono spesso e volentieri anche poveri e insicuri. Ma non sempre. Esistono delle piccole nazioni economiche per noi occidentali che allo stesso tempo sono sicure e tranquille. Queste nazioni tuttavia non hanno molti sbocchi lavorativi per gli stranieri.
Dove c’è povertà, a volte c’è anche illegalità e insicurezza. Sul sito Viaggiare Sicuri è possibile avere una panoramica completa di tutti i paesi del mondo.
Nonostante la grande utilità del sito, molte descrizioni tendono ad esagerare alcune caratteristiche negative dei paesi.
Oltre al sito della Farnesina, un buon metodo complementare per verificare la sicurezza della nazione è l’acquisto della guida Lonely Planet del paese scelto.
Tranne pochissime nazioni da evitare completamente, la quasi totalità dei paesi hanno zone ottime e sicure e altre pericolose e sconsigliabili. Le guide turistiche sono molto meglio aggiornate e precise rispetto ai siti governativi.
Assistenza medica e facilità negli spostamenti
Ora siamo giovani, belli e stressati dell’Italia, ma se abbiamo un problema chiamiamo l’ambulanza e in poco tempo ci ritroviamo in ospedale.
Quello che per noi è un diritto acquisito, per altri non lo è. E non mi riferisco solamente alle isole sperdute e ai paesi del terzo mondo.
Se per caso ti trovi in Australia a vivere per più di sei mesi, sarebbe meglio per te non avere mai bisogno di chiamare l’ambulanza senza un’assicurazione medica privata.
Il costo della chiamata si aggira intorno ai 1000$, non sto scherzando, stesso discorso per gli Stati Uniti.
Alcune nazioni dove vivere con poco hanno dei trattati bilaterali con l’Italia e dei servizi sanitari ottimi. Non sottovalutare mai l’aspetto pratico del trasferimento dal punto di vista medico.
Ricorda, per vivere all’estero devi iscriverti al registro italiani all’estero conosciuto come Aire e informarti preventivamente circa i visti del paese di destinazione.
I 10 paesi dove vivere con pochi soldi
Tenendo in mente i fattori appena elencati e facendo un bilancio tra aspetti negativi e positivi, vediamo insieme 10 paesi dove vivere con pochi soldi.
Alcune cifre medie sono frutto di esperienza diretta, altre sono calcolate dal web e da testimonianza indirette. L’ordine della lista è puramente casuale.
Considera comunque che le cifre e gli esempi sono del tutto relativi. Per vivere con poco devi comunque avere uno stile di vita in linea con la tua scelta perché ogni nazione può diventare carissima se la vivi come un turista qualsiasi.
I costi presi in considerazione sono quelli relativi ai bisogni primari fuori dalle grandi città. Infatti, il costo della vita cambia terribilmente spostandosi solamente di pochi Km dalle zone più turistiche o densamente popolate.
1.Bulgaria
Pensiamo all’estero e subito ci viene in mente le lontane spiagge del film di DiCaprio tralasciando molte mete più pratiche e vicine.
Pochi conoscono e prendono in considerazione la Bulgaria, dove il costo di una casa parte dai 10.000 euro e la vicinanza alla Grecia e alla Turchia rende il clima della Bulgaria piacevole soprattutto in estate. Essendo europa, non hai nessuna limitazione di visti.
2.Laos
Coloro che come me amano l’Asia e la sua cultura millenaria, non può non pensare ad un paese come il Laos. Il problema principale per noi italiani nei paesi asiatici è senz’altro il visto.
Per permanenze brevi, il visto costa 35$ e ci permette di restare per 30 giorni, per periodi più lunghi è utile informarsi presso l’ambasciata del Laos a Parigi. Questo paese infatti non ha sedi in Italia.
Data la diffusa povertà nel paese, le occasioni di lavoro sono assai ridotte ma è possibile lavorare nel turismo e nell’insegnamento.
3.Birmania
Soffocata da decenni di dittatura militare, la Birmania ha preservato, più di altre nazioni, la vera cultura asiatica. Un paese dove non esistono bancomat, la Birmania è un paese da visitare e scoprire. Non nascondo il fatto che la Birmania sarà il mio prossimo viaggio.
4.Uruguay
La mia collaboratrice Carmela ha scritto un articolo per chi vuole vivere in Uruguay.
5.Isole Canarie
Le Isole Canarie sono una delle mete più ambite dagli italiani in cerca di una nuova vita. Clima invidiabile, sistema fiscale agevolato e costi immobiliari contenuti, hanno fatto delle Canarie un paradiso per alcune classi di persone. Ma attenzione, non è tutto oro quello che luccica: trovare un lavoro non è facile e creare un’attività imprenditoriale non sempre porta al successo. Per approfondire:
6.Portogallo
Tra i paesi europei occidentali, il Portogallo è la nazione più economica in assoluto. Soprattutto lontano dalle grandi città, vivere in Portogallo è una soluzione economica e abbordabile per molte tasche.
Dal sito Remax, vediamo che le case partono dai 10.000 euro da restaurare ma comunque una sistemazione media in zona accettabile parte da 40.000 euro. Il Portogallo va benissimo per chi è alla ricerca di Downshifting o meglio decrescita felice.
7.Madagascar
Ho scritto Madagascar ma avrei potuto scrivere qualsiasi altro paese africano. L’Africa è un paese fantastico ma pieno di contraddizioni e problemi.
Oltre ai problemi sanitari, l’incertezza politica, guerre, fondamentalismi e molto altro hanno portato alcuni paesi africani in cima alle classifiche dei paesi più poveri al mondo.
Qualsiasi sia il paese desiderato, informati della situazione politica e sanitaria del paese, fai diversi viaggi preliminari prima di sognare un continente bello e impossibile allo stesso tempo. Se vuoi approfondire, leggi lavorare in Africa.
8.Thailandia
Tra i paesi dell’Indocina, la Thailandia è la nazione più sviluppata e ambita della zona. In Thailandia i servizi sanitari sono al pari dell’occidente e le possibilità di lavoro per stranieri sono numerose per diverse figure professionali.
9.Tunisia
Anche se negli ultimi tempi ha dovuto attraversare la crisi delle primavere arabe, la Tunisia è un paese ottimo per vivere con pochi soldi.
A breve pubblicherò una guida dedicata da non perdere per chi vuole trasferirsi in Tunisia.
10.Panama
Grazie al trattato di amicizia Panama-Italia, la repubblica caraibica è una destinazione interessante soprattutto per chi ha un’attività imprenditoriale.
Tasse pressoché nulle e costo degli immobili contenuto fa di Panama una scelta perfetta per chi ha un’attività online. Come sopra, a breve una guida dedicata.
Dove vivere con pochi soldi: considerazioni finali
I 10 paesi dove vivere con poco denaro è solo una piccola parte delle opportunità che hai d’avanti. Ma ricorda, prima di cambiare paese devi cambiare stile di vita; se vuoi ridimensionare le tue uscite economiche comunque devi avere un reddito stabile per garantirti una vita felice e serena.
Il blog è pieno di strategie per inventarsi un lavoro, prenditi il tuo tempo e inizia a programmare il tuo futuro con razionalità e tranquillità, non strafare e non farti fregare dalla fretta.
Una frase molto significativa che mi piace ricordare è: “quello che per alcuni è un paradiso, per altri potrebbe essere un inferno“. Non dimenticarla.
Se ti piace il blog, iscriviti alla newsletter o alla pagina facebook, condividi l’articolo con i tuoi amici e raccontami la tua esperienza nei commenti. Te ne sarò immensamente grato.
Alessandro
Ciao Alessandro, ottimo articolo, complimenti!
In questi giorni giro molto online alla ricerca di quei Paesi che, con il mio lavoro, mi permettono di vivere bene e non di sopravvivere, come qui in Italia. Una tua affermazione che mi ha incuriosito e per la quale ti scrivo è quella su Panama, dove dici che è un posto idoneo per chi lavora online.
Ora, io lavoro online. Quindi mi interessa approfondire la cosa ma non ho trovato altri riferimenti sull’argomento qui sul tuo blog 🙁 Mi puoi aiutare?
Ciao Claudia, grazie per il commento, premetto che ho vissuto in Uk e le competenze reali sulla mia pelle si limitano al Regno Unito appunto. Mi sto informando seriamente per le Canarie dove penso andrò a vivere, ma anche li sono in fase preparatoria perchè andro a Settembre. Per Panama le mie affermazioni si limitano dal feedback di un mio caro amico che ha azienda a Panama e anche lui lavora online. Panama ha accordi bilaterali con l’Italia per il trasferimento, è un paese relativamente sicuro rispetto ai suoi vicini e come si sa le tasse sono molto basse. Tutto ciò però prevede il tuo effettivo trasferimento quindi, prima di tutto, ti consiglio un bel viaggetto per vedere cosa ti aspetta 🙂 Le regole sulla residenza fiscale sono chiare, si deve vivere sei mesi all’anno nel paese dove si pagano le tasse.
Veramente un bell’articolo che tratta un argomento interessante con il giusto senso critico
complimenti!
grazie
Ciao Alessandro, ho letto con attenzione tutto quello che hai scritto, perchè da un po’ di tempo a questa parte io e mia moglie stiamo pensando di trasferirci dall’Italia non appena nostro figlio avrà teminato gli studi all’Università e potrà essere indipendente dal punto di vista economico.
Ora, la nostra intenzione sarebbe quella di orientarci verso le Canarie (pur non essendoci mai stati) per una serie di motivi, in primis quelli climatici ma anche perchè comunque fanno sempre parte in qualche modo dell’Europa; per cominciare a capire se possono fare al caso nostro, sicuramente la mia intenzione sarebbe quella di andarci (almeno io) per un mesetto, visto che in questo momento sono disoccupato mentre mia moglie lavora nello Stato (insegnante). Il mio intento sarebbe quello di poter trovare qualcosa da fare in loco per arrotondare quello che sarebbe la nostra rendita dall’Italia, corrispondente all’affitto mensile di 2 case per circa € 1.000, questo per almeno 14-15 anni per arrivare all’età pensionabile; io sono ragioniere ma sono pratico di lavori come tuttofare (idraulici, elettrici, murature e restauro e lucidatura legno comprese porte e finestre) e mi chiedo se in una di queste isole sia possibile trovare qualcosa da fare in tal senso per vivere dignitosamente.
Penso che la cosa migliore forse sarebbe quella di farsi aiutare da qualche italiano che è andato a vivere in quei posti, anche se non è facile trovare la persona giusta che non voglia solo truffarti.
Mi sapresti consigliare se esistono delle strutture gestite da italiani preposte a questo e secondo te con il limite di rendita indicato è ipotizzabile poter vivere senza patemi ogni mese? Grazie.
Credo invece che sia il modo peggiore quello di farsi aiutare, qua è pieno di italiani in cerca di soldi, lascia stare. FAi da solo che è meglio, fatti una vacanza, studia spagnolo, relax, non fretta, e le cose le impari da solo. A breve scriverò un ebook, leggi quello e vedrai che risparmierai tempo e denaro. Ci sono agenzie che per due documenti gratuiti ti chiedono 1000 euro, lascia stare fidati
Alessando non ti conosco ho letto quando dici “con meno di 1000$” non vivi, sopravvivi. Purtroppo hai pienamente ragione sul web nessuno lo dice…
non fa scoop dire che serve almeno 1000$ per vivere dignitosamente in qualsiasi posto al mondo
Ciao, sono stato in Madagascar e, compatibilmente con la mia attività in Italia, che posso gestire abbastanza liberamente al momento, valuto l’opportunità di avviare una attività parallela nella nazione africana.
Il contatto con quel popolo e con quella terra mi arricchisce molto e vorrei coltivare una iniziativa che possa anche contribuire alla emersione di quel paese, valorizzando tante sue potenzialità e non limitandomi ad immaginare solo il classico resort (per cui servirebbero comunque troppi soldi).
Mi chiedevo, pertanto, se ci fossero esempi di attività svolte in Africa, sul posto e dall’Italia, o con L’italia stessa) che potessero aiutarmi in tal senso.
Ciao Alessandro, ti sei poi trasferito alle Canarie? Ci stiamo pensando seriamente anche noi, tutta la famiglia. Volevo sapere come ti sei trovato, se hai suggerimenti da seguire ho 3 bambine piccole.
Grazie
si, tenerife 🙂 parti per l’esplorazione
Ciao Alessandro.
Già ricevo le tue news o informative essendomi registrato, però allo stato attuale vivo un periodo di stallo nella completa frustrazione mentale!
Tanti troppi problemi di lavoro e sopravvivere sta divenendo sempre più un’avventura!
Vivo la solitudine della decisione perché mia moglie non mi sostiene nel passo che vorrei fare per me, per lei e sopratutto per garantire o quantomeno cercare di garantire un futuro migliore ai miei due bambini!
Insomma ho diverse perplessità che mi affliggono e forse mi ci vorrebbe un terapista più che qualcuno che mi dica i luoghi dove eventualmente potersi trasferire lontano dall’Italia.
Comunque ogni idea, ogni suggerimento, ogni informazione utile è ben accetta.
Ho 45 anni e attualmente faccio l’agente di commercio per un’azienda nel settore gelateria e collaboro poi con altre aziende nel settore della personalizzazione sempre inerente alle gelaterie, bar, pasticcerie e show in genere.
Ho fatto l’autista per circa 19 anni fra Italia , Germania e Francia.
Attendo una tua risposta anche solo a titolo chiarificativo vista la tua ottima vena al dialogo.
Grazie e buona serata.
Alfonso Mazzarella.
Come dici tu stesso nel messaggio, prima di farsi consigliare un paese bisogna avere una certa stabilità mentale, parti da quello
Ciao sono manuela e anche io sto decidendo per partire per trasferirmi all estero , mi piacerebbe lavorare anche me on line avresti qualche consiglio su quale lavoro potrei fare on line permettendomi di sopravvivere? Grazie mille
…..libertà, conoscere e dare
ma questa sono IO!!!!! 51 anni e tanta voglia di cambiare tutto.
Forse troppo tardi. Comunque il tuo articolo lo condivido in pieno e ti faccio i miei complimenti per la sincerità e realtà con cui lo hai colorato.
Non so da che parte iniziare!!!
Caro Alessandro ti auguro uno splendido futuro.
Nadia
grazie 🙂
Grazie per questi consigli Alessandro, seguirò le tue pubblicazioni con molto interesse. Eventualmente tu fai anche consulenze private?
Vanessa
dipende su che cosa 🙂
Salve.
Sono una ragazza di 27 anni.
In Italia non riesco a trovare un lavoro stabile.
Faccio volontariato in biblioteca, quindi so svolgere questo tipo di attività. Inoltre ho intenzione di imparare a fare la badante, per poi andare all’estero, sperando che la mia conoscenza dell’inglese, francese spagnolo e finlandese mi possa aiutare. Ho scritto e auto-pubblicato anche un libro, ma non credo questo mi possa aiutare.
Lei avrebbe qualche consiglio da darmi? Grazie.
Ciao io vorrei un consiglio Dove e meglio aprirmi un pub all estero con pochi soldi sono single non ho problemi a trasferirmi dato che ho fatto alcuni viaggi
Ciao Alessandro sono Domenico uno chef in pensione ho una bambina di 9 anni vorrei andare a vivere sul mare dignitosamente con la mia pensione di 1000 euro e magari fare qualcosa per arrotondare tu che posto mi suggeriresti
Buongiorno a settembre faccio un viaggio in Moldavia qui in Italia ho perso tutto a causa di un socio che mi ha truffato ,vorrei visitarla visto che vivono con poco,anche se sono un po’ sciettica, per poter aprire un attività agricola e pagare poche tasse ??? Voi quale stato mi consigliereste per iniziare un attività ,pagando poche tasse !!
Buonasera Alessandro,
Complimenti per la serietà. Lo dico sinceramente stufo di persone che scrivono senza sapere di cosa parlano. Ho vissuto più 4 anni nelle Filippine, in una cosiddetta isola vergine da sviluppo e turismo. Anzi appena è arrivato il turismo ha cambiato pelle in pochissimo tempo.
Ma il punto che volevo fare ( e che vale per i paesi considerate perle low cost per trasferirsi) è il modo in cui lo straniero viene visto. Chi si trasferisce pensando di vivere con 500 (ma anche 1000 euro mese) sarà molto deluso. Lo straniero viene considerato con accezione positiva se può dare e se prova a vivere stile locali (seppur con adattamento occidentale) non verrà considerato ne locale ne straniero. Sarà il nulla. Quindi senza un progetto e le risorse per svilupparlo la maggior parte sarà destinata a fallire.
Altro punto. Quando arrivai nell’isola non c’era nemmeno 1 MB di connessione, no acqua calda e tanti black out. Appena è arrivato un poco di turismo….negozi più occidentali etc….i prezzi sono schizzati e se hai mille euro al mese senza altre risorse vere…..ti ritrovi ancor peggio. E sfido chiunque a mangiare come i locali per anni. Tra l’altro in tale fase i locali si aspettano ancor più dagli stranieri perdendo potere d’acquisto.
Concludendo si si vuole trasferirsi per un cambio di vita a medio lungo (non parlo del ventenne che vuole vivere un’esperienza) progetto e risorse sono fondamentali. Inoltre per capire un paese ci vuole tempo e prima di investire capite bene….mi riferisco alla diversità culturale, aspetti legali e altro. Una spiaggia dopo un anno che la frequentate non sarà più così importante…mentre lo saranno altri aspetti.
Un grande in bocca al lupo a tutti!