Imprenditoria agricola: la raccolta definitiva delle informazioni

Sin dalla fondazione di Aprire Azienda l’imprenditoria agricola ha occupato un posto preferenziale nella lista dei contenuti da produrre perché ho una convinzione precisa: la piccola agricoltura italiana è il presente e il futuro del nostro paese.

Le grandi multinazionali del cibo hanno intrapreso la strada della produzione agricola di massa pensando che la clientela sia disposta a tutto, anche a rinunciare alla salute e al gusto.

Non è forse un mistero sulle carenze nutritive e qualitative dei prodotti industriali, i sapori antichi sono spariti lasciando il posto a frutti insapori, a verdure scolorite e carni poco gustose.

Penso che anche tu che leggi ti sei reso conto della differenza sostanziale tra prodotti industriali e prodotti artigianali.

Noi italiani abbiamo molti difetti, ma di una cosa non possiamo certo lamentarci e cioè che i cibi nostrani sono in cima alla liste mondiali per qualità e gusto.

Abbiamo un patrimonio agroalimentare invidiato in tutto il mondo, i nostri prodotti sono venduti e consumati nei quattro angoli del mondo, dalla Cina alla Russia al Brasile, un prodotto italiano di qualità non conosce crisi economica.

Ed è per questo motivo che ormai 5 anni fa decisi di mettere le mie competenze di web marketing a disposizione dei piccoli imprenditori agricoli italiani o aspiranti tali.

Questa mia passione è sfociata in Aprire Azienda, un portale informativo dove trovi idee, strategie, burocrazia e molto altro ancora che spero sia di tuo gradimento.

In questi anni ho aiutato alcune migliaia di imprenditori agricoli a differenziarsi sul mercato italiano ed estero, ho condiviso le mie opinioni strategiche e aiutato nel complesso labirinto della burocrazia italiana.

Dopo questi 5 anni di lavoro, posso dire che tra i diversi settori che ho sviluppato, quello dell’imprenditoria agricola è il mio preferito perché è qui che vedo una speranza per i giovani del mio paese.

I giovani agricoltori sono loro il presente e il futuro del settore agricolo italiano, di questo possiamo starne certi.

Il consumatore si è accorto dell’insostenibilità di mangiare prodotti industriali insapori pieni di pesticidi, l’italiano si preoccupa di cosa mette sulla tavola e pertanto c’è il bisogno di una sana piccola imprenditoria agricola capace di soddisfare questo crescente bisogno di natura e salute.

Negli ultimi tempi infatti, complice anche una brutta crisi economica che ha spazzato via milioni di posti di lavoro, tantissimi ragazzi hanno deciso di tornare alla terra reinventando un lavoro magari abbandonato dai propri nonni, hanno modernizzato vecchie produzioni ormai obsolete e hanno integrato questo antico mondo con le nuove tecnologie.

Ed è qui che si sono coniati termini come imprenditore agricolo 2.0, una moderna figura professionale nata in Italia che riesce a connettere le tradizioni dell’agricoltura italiana con il mondo del web.

I giovani agricoltori hanno saputo applicare al lavoro agricolo tradizionale le nozioni innovative apprese durante gli anni universitari e non solo, magari hanno carpito le nuove strategie dal campo informatico e realizzato un magnifico lavoro di integrazione che sta portando i suoi frutti.

Ecco allora la creazione di un sito internet, la cura dei social, la presenza agli eventi di settore e sopratutto l’utilizzo di macchinari di ultima generazione nella produzione agricola che permettono la riduzione di pesticidi chimici e l’ottimizzazione delle risorse naturali come l’uso del terreno o delle risorse idriche.

L’aspetto più gratificante del settore agricolo comunque non è il mero profitto, ma soprattutto la passione per il proprio lavoro, per il contatto con la natura e la connessione con le proprie origini.

Ed è da questa passione che facciamo un continuo richiamo alle istituzioni italiani che devono favorire e non ostacolare il settore agricolo con una legislazione amica dell’imprenditore agricolo italiano.

La riscoperta del lavoro manuale, degli antichi lavori e delle vecchie produzioni artigianali sono dei valori unici che devono essere valorizzati specialmente in un paese come il nostro famoso in tutto il mondo per i cibi di alta qualità.

Essere giovani imprenditori agricoli oggi significa difendere la propria terra, le proprie origini e quindi anche quel Made in Italy che tutto il mondo ci invidia.

Ed è con questo in cuore, che ti consiglio di leggere tutta la raccolta sull’imprenditoria agricola che con impegno e passione ho redatto e continuerò ad aggiornare via via che nuovi articoli verranno prodotti.

Ideare un’azienda agricola

imprenditoria agricolaOvviamente tutto parte dall’idea imprenditoriale che dovrà essere sviluppata nelle sue componenti principali.

Come definire un’idea agricola vincente?

Di sicuro c’è la certezza che non è possibile sostituire l’esperienza diretta sul campo maturata in anni di lavoro. Tuttavia, si può ovviare alla mancata esperienza diretta con un’attenta ricerca di mercato capace di analizzare i bisogni della gente, la richiesta del mercato e i trend futuri.

Tutto questo non è facile, ma con un’attenta analisi si possono compiere dei veri e propri miracoli.

Durante la fase di analisi devi tenere a mente uno dei pilastri del successo per un piccolo imprenditore agricolo e cioè la capacità di vendere direttamente al consumatore finale.

Per consumatore finale intendo sia il privato cittadino sia le strutture alberghiere e i ristoranti di alto livello.

Ti dico questo perché se la tua produzione sarà dipendente esclusivamente alla grande distribuzione sarai soggetto ai capricci del mercato internazionale che come ben sappiamo è gestito in maniera del tutto squilibrata a sfavore del piccolo imprenditore.

E’ ovvio che l’azienda agricola italiana non può competere con i pomodori cinesi o le arance del Marocco, questa è una strada senza uscita, non devi per nessun motivo percorrerla.

Quando pianifichi la tua futura azienda agricola devi mettere sul piatto questa realtà, e cioè che non competerai mai sul prezzo, ma solo sulla qualità dei tuoi prodotti.

E allora ecco che devi partire dalla tua idea di attività agricola, ma che non deve ignorare le elementari leggi del mercato della domanda e dell’offerta.

Ci sono alcune produzioni in calo ed altre in netto aumento, alcune vendute a basso costo ed alte molto ricercate. Devi avere la capacità di osservare la realtà che ti circonda e da lì ricavare la soluzione più adatta ai tuoi ideali di azienda agricola.

Non ignorare mai la natura del tuo territorio, la storia non va ignorata, ma anzi valorizzata. Ogni regione italiana ha le sue peculiarità definite dalla conformazione del territorio e dalle condizioni climatiche. Parti dalle colture che già esistono e migliorale, punta all’eccellenza.

E questa eccellenza a cui devi ambire va inclusa anche nelle strategie imprenditoriali, un detto inglese spiega molto bene questo concetto:

“Never put all your eggs in one basket”

Che tradotto significa: non mettere tutte le tue uova in un solo cestino. 

Un’azienda agricola ben pianificata non è dipendente ad un solo prodotto e ad un solo mercato, ma anzi a più opportunità, a più prodotti, a più mercati nello stesso momento.

Ti faccio un esempio empirico.

Nella mia zona (Jesi, Marche) fino ad un decennio una delle maggiori produzioni agricole era quella della coltivazione della barbabietola.

Il motivo era semplice, alle porte di Jesi c’era il mitico zuccherificio della Sadam, uno dei maggiori in Italia che dava lavoro non solo agli agricoltori della zona, ma anche a molti operai diretti e dell’indotto.

Uno di questi ero anche io e ricordo questo periodo come uno dei più belli: si guadagnava bene e ci si divertiva mentre l’azienda produceva ed era in attivo.

Ma poi arrivò le logiche della globalizzazione che portarono alla chiusura dello zuccherificio che oggi versa in condizioni di totale abbandono. Un duro colpo per il territorio intero che ancora deve essere assorbito.

In questa triste storia, voglio ricavare una morale, e la morale è che chi aveva puntato tutta la produzione sulla barbabietola, in maniera improvvisa si è visto chiudere tutte le fonti di ricavo e guadagno.

Al tempo, chi soffri meno erano gli imprenditori agricoli che avevano dedicato solo una percentuale del proprio territorio alla coltivazione della barbabietola.

E sono questi i concetti dal quale partire quando pianificherai la tua azienda agricola.

Prima di proseguire, guarda questo video dove vengono riportate alcune storie di giovani imprenditori italiani che hanno avviato la propria azienda agricola.

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Quali idee agricole sviluppare

Dopo la recente riforma del settore agricolo che ha incluso le attività agricole accessorie legate alla produzione primaria, l’imprenditore agricolo ha oggi di fronte a se una serie di opportunità nettamente maggiori rispetto al passato.

Avrai certamente notato che oggi l’imprenditoria agricola sta andando ad occupare settori diversi rispetto al passato.

L’esempio forse più calzante sono gli agriturismi, cioè delle attività turistiche ricettive che si avvicinano molto di più al settore alberghiero piuttosto che all’agricoltura tradizionale.

La modificazione dell’articolo 2135 sulla definizione di imprenditore agricolo ha infatti offerto la possibilità di differenziazione all’azienda agricola che ora può gestire anche un ristorante oltre che al semplice alloggio per il turista in cerca di una vacanza alternativa.

Questa modifica di legge ha portato anche all’inclusione di altre attività come ad esempio la trasformazione dei prodotti agricoli.

Un esempio chiarificato è la produzione di marmellate: oggi non devi appoggiarti ad aziende specializzate per trasformare la tua frutta, ma puoi farlo direttamente in azienda con l’inevitabile abbassamento dei costi e l’incremento dei profitti.

Quando la parola d’ordine è diversificare il più possibile, devi comunque pensare a quale idea agricola sviluppare.

Ho già scritto numerose guide sull’argomento, puoi partire alla scoperta seguendo questo link dove parlo di coltivazioni redditizie innovative.

Un consiglio prima di passare al capitolo successivo, ricorda che questo lavoro ti accompagnerà per il resto della tua vita, scegli attentamente il settore analizzando il mercato, ma non dimenticare mai la passione.

La passione per quello che si fa è un ingrediente fondamentale nella strada verso il successo, dovrai innamorarti del tuo progetto, devi sentirti gratificato perché senza passione e gratificazione è facile farsi prendere dallo sconforto durante gli inevitabili periodi difficili che dovrai passare.

Step burocratici per aprire un’azienda agricola

L’imprenditore agricolo italiano ha dalla sua parte tutta una serie di benefici fiscali e non solo che lo accompagneranno durante la sua avventura imprenditoriale.

Rispetto all’imprenditore commerciale infatti gode di una legislazione specifica che agevola molte attività fiscali e burocratiche.

Non è lo scopo di questo articolo riassuntivo sull’imprenditoria agricola di offrire un’ottica completa sulla fiscalità perché risulterebbe piuttosto noiosa da digerire.

Un altra ragione per non ripetere sempre le stesse cose è la già abbondante offerta di articoli presenti sul blog che analizzando la figura dell’imprenditore agricolo professionale e il coltivatore diretto.

Se vuoi approfondire il tema circa la burocrazia, ti consiglio di partire dall’articolo come aprire un’azienda agricola in Italia per poi andare a fondo dell’argomento via via negli articoli più specifici.

Un ultimo avvertimento, qui di lato puoi vedere il banner di Azienda Agricola 2.0, il manuale completo scritto da me per Aprire Azienda dove spiego tutto quello che devi sapere per dar vita al tuo sogno imprenditoriale.

Azienda Agricola 2.0 è il coronamento di 5 anni di lunghe ed attente ricerche sul mondo agricolo italiano, una guida che ti prende per mano e ti porta dritto verso l’obiettivo finale: quello di ideare e creare un business agricolo di successo.

Vai alla pagina di presentazione di Azienda Agricola 2.0 e scopri i vantaggi di leggere la guida in italiano più completa che puoi trovare in Italia.

Gestione dell’azienda agricola

Hai avviato la tua azienda agricola, ora che fare?

Molti si preoccupano di aprire l’azienda, ma poi non sanno bene come gestirla.

Questo è un problema che potrebbe affossare la tua azienda perché è conseguenza di un’errata pianificazione a tavolino nelle fasi iniziali.

Un buono e solido business plan aziendale deve infatti includere anche la fase gestionale con la stima dei costi fissi e variabili, gestione del personale, fase promozionale, marketing, fisco e burocrazia.

Questa analisi va fatta a monte per determinare la sostenibilità dell’azienda agricola. In questa fase del lavoro, ti consiglio vivamente di recarti da un esperto professionista contabile che sia capace di farti il riassunto dei costi, dei ricavi e degli investimenti necessari.

Passando un attimo oltre alla parte prettamente tecnica, quello che voglio evidenziare in questa fase è la parte emozionale che c’è dietro la creazione di un business agricolo e cioè la capacità di non perdere l’entusiasmo nelle fasi difficili dell’azienda.

Lo storico presidente inglese Winston Churchill disse una frase significativa al riguardo:

“Il successo è l’abilità di passare da un fallimento all’altro senza perdere l’entusiasmo.”

Ed è proprio questa la capacità fondamentale per un qualsiasi imprenditore non solo agricolo, e cioè di non perdere mai la determinazione e la fede nella propria idea. Ma attento, rimani sempre con i piedi a terra e soprattutto non dimenticare una delle doti principali dell’imprenditore di successo e cioè l’umiltà.

Nessuno di noi è perfetto, sappiamo di non sapere, agiamo con passione, ma sempre con occhi e orecchie aperte al mondo, dovrai essere un bravo ascoltatore che non ha paura di mettere in discussione le proprie convinzioni.

Imprenditoria agricola: considerazioni finali

Spero che questo articolo ti abbia offerto una panoramica più o meno completa circa i vari step che dovrai affrontare per aprire un’azienda agricola di successo.

Ho messo tutto il mio impegno nella scrittura di questo e tanti altri articoli che spero ti guidino verso la realizzazione di un sogno in realtà.

Non solo l’Italia, ma il mondo intero ha bisogno di piccole aziende agricole basate sui principi di sostenibilità ambientale, rispetto delle leggi della natura e degli animali.

Dobbiamo superare i vecchi concetti di monocolture industriali, dobbiamo superare l’abbondante utilizzo di pesticidi cancerogeni, dobbiamo ritornare alle vecchie tradizioni perché ad oggi è questa la sola via percorribile per garantire la sopravvivenza della nostra stessa specie.

Quando il profitto viene prima della sostenibilità, c’è il serio rischio di veder crollati i nostri progetti come società umana.

La decentralizzazione della produzione a chilometro zero attraverso una rete di piccole aziende agricole è la sola via percorribile per un futuro sereno e bello da vivere.

Alessandro Nicoletti di Aprire Azienda.

P.s Qui sotto i link per avere accesso agli articoli della categoria azienda agricola suddivisi a sua volta in agricoltura e allevamento, buona lettura:

One Response

  1. Maria Paola 2017-11-28

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